Regia di Maya Deren vedi scheda film
Ulteriore studio sul "rituale danzante del movimento" dopo "A Study in Choreography for Camera". Anche in questo caso la forma è il significato (parafrasando la stessa Deren) e l'enfasi dell'istante è cristallizzata dai "soliti" ralenti e dai fermo immagine in un continuum di spazio e tempo dettato dall'inquadratura e dal montaggio, anche se stavolta quest'ultimo ha minor impatto immaginifico rispetto ad altre occasioni.
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