Regia di Ryuhei Kitamura vedi scheda film
Un fotografo in cerca di soggetti particolari indaga su un killer che sceglie le sue vittime tra i passeggeri delle ultime corse della metropolitana, e verrà trascinato in un vortice di ossessione ed orrore. Tratto da una storia di Clive Barker, questo film è assolutamente valido per una serie di suggestioni e tematiche che è in grado di restituire allo spettatore, nonchè per le sue atmosfere cupe e stranianti, che dipingono un contesto urbano non ben definito, indifferente alla sorte che riserva ai propri abitanti, e per questo spaventoso. Da una premessa tipicamente poliziesca costruita in questo ambiente freddo, grigio, metallico, si apre una vicenda di ampia portata, in grado di stimolare disagio nello spettatore. Infatti il misterioso assassino di notte uccide e tratta le proprie vittime umane così come di giorno, poichè lavora in un mattatoio, uccide e tratta carni animali. Mentre però il primo è un contesto anomalo ed orrendo, il secondo è pienamente accettato dalla nostra società. Lo straniamento dello spettatore trova una spiegazione nella macabra e parzialmente prevedibile, sin dal momento in cui il protagonista è "segnato", conclusione della storia, che solleva il velo su una forma vivente sconosciuta che si nutre di carne umana ed ha al proprio servizio persone che ne proteggono la segretezza e e gli procurano il cibo. Ciò spiega la mancanza di animosità che contraddistingue l'inquietante e silenzioso Killer, il quale fa delle uccisioni una routine che ha l'unico scopo di garantire la sopravvivenza di una specie. Bravi gli attori, in particolare Bradley Cooper, e l'imponente Vinnie Jones. Buona la fotografia, ispirata non solo alle già citate atmosfere stranianti della città, ma anche all'ossessione di Clive Barker per la carne. Forse un po' esagerate le scene gore; nella media la colonna sonora.
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