Regia di Marco Spagnoli vedi scheda film
L'epoca d'oro del cinema italiano, dal secondo dopoguerra alla fine degli anni '60, significò un enorme interesse nei suoi confronti da parte della cinematografia mondiale, Hollywood inclusa. Gli americani oltrettutto in quel periodo pagavano lo scotto di una produzione ormai leader planetaria, con innegabili risultati di qualità, ma a prezzo di costi di realizzazione ormai divenuti proibitivi. Ecco quindi che la 'Hollywood sul Tevere' prende vita: ma non è solo Hollywood (nel documentario vediamo sfilare Resnais, Bergman, Mifune e tanti altri nomi che rappresentano l'elite internazionale del settore cinematografico) e non è solo sul Tevere, poichè per le ragioni appena esposte gli statunitensi trasferirono gran parte della loro produzione un po' in tutta Europa. L'avvento della televisione, la crisi di ispirazione di un sistema ormai saturato e molte altre furono le cause della prima ventata di declino del cinema italiano, nel corso degli anni '60; parimenti gli stranieri si resero conto che la succitata epoca d'oro era finita e che tanto valeva rientrare in patria. In particolare, grazie alle immagini dello sterminato archivio Luce, in questo film possiamo osservare le riprese dei tanti film mitologici e in costume che gli americani produssero nel Belpaese, da Ben Hur a Cleopatra a La bibbia; ed ecco Liz Taylor e RIchard Burton, ecco Marlon Brando, Paul Newman, Sean Connery e tantissimi altri volti e nomi, troppi per essere citati qui e troppi anche per essere compresi tutti nel lavoro del pur bravo Spagnoli (anche giornalista e critico di cinema). Due le pecche essenziali dell'opera, in definitiva: oltre all'appena menzionata impossibilità di comprendere tutta la materia della ricerca (colpa non attribuibile al regista e sceneggiatore), va a discapito del documentario l'inserimento forzoso di musichette electro-disco-trendy firmate dall'accoppiata Pivio-Aldo De Scalzi che stonano selvaggiamente con l'effetto nostalgia delle belle immagini sullo schermo. 6/10.
Documentario con immagini di repertorio della Roma cinematografica degli anni '50 e '60, quando Cinecittà venne ribattezzata 'la Hollywood sul Tevere'.
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