Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Molto spesso sottovalutato, "Il Marchese del Grillo" andrebbe invece inserito di diritto, secondo me, tra i grandi capolavori del cinema di Alberto Sordi; tra tutti i suoi film è forse il pìù divertente.
Una vera pietra miliare del cinema comico italiano (e non solo).
Il Marchese Onofrio del Grillo è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, Gasperino, carbonaio di professione, che è la sua copia precisa. Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti. Siamo in piena occupazione francesce e quando il Papa viene privato del potere temporale, il Marchese del Grillo decide di lasciare Roma, ma durante il viaggio viene a sapere della caduta di Napoleone percio' vi fa ritorno. Ma qui Onofrio troverà una sorpresa: il Papa l'ha condannato a morte per diserzione e tradimento avendo abbandonato il suo posto di guardia. Al suo posto viene cosi' arrestato il povero Gasperino che, felice ancora una volta di passare per il Marchese, ubriaco fradicio si avvia verso il patibolo. Onofrio, mescolato tra la folla, si trova ad assistere alla preparazione di questa esecuzione; ma proprio quando decide di intervenire in favore del carbonaio, l'esecuzione viene fermata perchè il Papa ha concesso la grazia... E' stata quindi la reazione del Papa che ha risposto con uno scherzo a chi dello scherzo aveva fatto un'arte.
Bellissima la colonna sonora di Nicola Piovani. "Mia cara Olimpia, mettete 'n pompa che sto grillaccio del Marchese..."
Forse l'unico difetto del film è l'eccessiva durata.
Grandissimo, sia nei panni del Marchese del Grillo, sia in quelli del suo sosia Gasperino il Carbonaro. Esilarante in alcune scene, come quella con Aronne Piperno, con il francese Blanchard e la "stregaccia", con Don Bastiano, ecc.
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