Regia di Lasse Hallström vedi scheda film
Potrei archiviare questo mio nuovo commento al film con un semplicissimo : "Vedi l'opinione precedente". Se non lo faccio è perchè questo "Dear John", nonostante sia sempre tratto da Sparks e parli quindi, più o meno, delle stesse cose dei vari "Last song", "I passi dell'amore", "Le pagine della nostra vita" ecc., forse, è ancor più irritante della media. Anche qui abbiamo la storia d'amore difficoltosa, la vacanza al mare, la malattia e pure la guerra ; anche qui abbiamo due protagonisti giovani e belli e grandi caratteristi relegati sullo sfondo (Richard Jenkins) ed anche qui abbiamo una regia specializzata nel lezioso. La variante, rispetto agli altri cloni del filone, dovrebbe essere il rapporto epistolare che s' instaura fra l' aitante soldato al fronte e la sua bella ma ancora una volta ci si trova al cospetto di un copione retorico ed edulcorato che soffoca qualsiasi spunto interessante (ad esempio il rapporto del protagonista con il padre autistico ed appassionato di numismatica) a favore del solito ed insopportabile sentimentalismo da romanzo rosa. Come se non bastasse, la regia di Lasse Hallstrom non aiuta ad evitare noia e prevedibilità mentre la coppia Seyfried - Tatum è sì carina ma decisamente poco incisiva. Adattamento da dimenticare o autore da evitare ?? Il dubbio inizia a farsi largo.
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