Regia di Martin Campbell vedi scheda film
Quanto è diventato vecchio Mel Gibson! Si lo so uno si dovrebbe mettere ad analizzare il film ma quando ho visto la facetta rugosa dell'ex bel molto fico Mel mi ci sono fissato attaccato come con una colla extraforte.Ho continuato a guardare quelle rughe profonde come canyons che hanno il potere anche di offuscare quegli occhi che una volta illuminavano la notte meglio dei fari allo xeno.Fisicamente asciutto,in forma certo.Ma è anche la prima volta che mi sono accorto di quanto è basso.Nel senso che sappiamo tutti che Tom Cruise è alto un metro e un foglio di giornale(messo di piatto).Alla statura di Mel Gibson non ci avevo mai pensato,mi sembrava un normolineo.Invece in questo film in una scena in cui è accanto a un altro attore appare in tutta la sua mini statura.Per carità niente di male.Anche Dustin Hoffman se allunga le manine non arriva agli stipiti della cucina dove di solito si mettono i bicchieri,in alto.Ma è lo stesso un mito vivente del cinema.
L'ultima cosa che dico per continuare il quadro è che l'ex sex symbol australiano sta diventando pure pelato.Non mi stupirebbe che tra un paio di anni lo ritroveremo con un bel trapianto bulbare o con un bel riporto usando i peli del collo.
Allora dicevamo del film:sinceramente non è che ci sia così tanto da dire.E'un classico vendetta movie in cui il nostro terminator nano(che mena come un ossesso e uccide senza pietà) deve vendicare la figlia uccisa a fucilate sull'uscio di casa.Potrebbe essere anche interessante ma quando cominciano a essere evocati i classici poteri forti oscuri sinceramente il film parte per la tangente perchè da un organizzazione così ramificata e tentacolare non ti aspetti comportamenti da pivelli.Di solito questi non vanno ad ammazzare le persone a fucilate sull'uscio di casa,le fanno sparire e basta,non ne fanno ritrovare neanche un capello.E invece qui è tutto un lasciare tracce a cui il poliziotto Mel Gibson si attacca come una cozza allo scoglio.Sarà anche realizzato con una certa cura ma non appassiona mai anche perchè Gibson si sforza di rimanere all'interno dello spartito.Risultando incolore.L'impressione è che Mel porti sempre più se stesso sul set e poco un personaggio costruito.E quindi si ritrova solo a leggere un copione e non recitarlo.A volte è necessario del furore in più.Qui il fuoco dell'ira non si accende mai e il cast di supporto,a parte un WInstone in un personaggio indecifrabile a cui perlomeno riesce a donare un velo di ambiguità,timbra solo il cartellino.
Mel Gibson è ormai pronto per il salto di qualità,per fare il rissoso e irascibile Braccio di Ferro in un ipotetico remake....
la regia non è così malvagia
incolore
ambiguo
tuttaltro che memorabile
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