Regia di Edoardo Winspeare vedi scheda film
Un documentario partecipato nel senso che il regista motiva e porta le idee di un gruppo appassionato di insegnanti e cerca l'anima con cui queste persone hanno scelto di intraprendere questa strada non facile, anche se giusta. Una coproduzione italo francese, con apporto della Rai, ma che lo trasmette oltre le due e mezzo del mattino... che si può dire.., niente, le cose si spiegano da sole e nessuno di noi italiani è sordo o cieco e quindi le reazioni si dovrebbero avvertire.., ma caso non più unico che raro.. nessuno le avverte!
Facile avere all'inizio la sopportazione di un'idea multi etnica abusata, almeno a parole, ma il regista ci fa entrare in via naturale nei meandri dei metodi, delle relazioni e le cose cambiano aspetto da subito. Genitori di ogni tipo e di ogni ceto che accettano con gioia e curiosità di partecipare ad incontri in favore dei figli che hanno portato nel luogo; una partecipazione importante per avere in casa il background giusto, come una continuazione per i bimbi al ritorno dalla scuola. Niente di artificioso si compie, ma il gioco, lo stimolo, il divertimento è alla base dei concetti di insegnamento. La tolleranza è il seme che si mette al sicuro con questa esperienza di asilo, e sappiamo che i semi crescono a secondo di come si distribuiscono e si coltivano; l' età infantile è quella giusta per avere in via naturale una cultura come questa e magari, i genitori apprendono proprio per inalazione naturale dai figli che la incorporano. Ottima la trovata del regresso all'età infantile proposta dagli insegnanti, ma che fotograficamente assistiamo per ogni insegnante presente, via via che il racconto avanza.
Il film era stato messo come evento al Festival di Roma, evento popi scaraventato alle due e mezzo della notte a Rai 1
Un documento importante e fatto in modo piacevole e stimolante.
Un ritorno al documentario, ma sempre in maniera personale
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