Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Quale sia il tema dominante del cinema di Ozpetek ormai si sa e anche se il mondo non gira tutto intorno alle questioni degli omosessuali, è di indubbia rilevanza civica mettere in evidenza i persistenti pregiudizi che ancora circolano nella nostra società e soprattutto nelle circonvoluzioni cerebrali di noi italiani.
Tuttavia, le modalità con le quali il regista turco continua a proporre le tematiche che gli interessano sono sempre state poco di mio gradimento (tanto che il miglior film di Ozpetek resta, a mio parere, ancora Hamam - Il bagno turco) e vederle raccontate più o meno secondo gli stessi stilemi mi ha abbastanza stufato. Questo Mine vaganti, anche per l'ambientazione pugliese, somiglia a una versione meno comica di Cado dalle nubi di Checco Zalone, dove il solo Fantastichini ha la capacità di dare anima e sangue al proprio personaggio, mentre quasi tutti gli altri sono poco più che funzioni narrative, quando non macchiette, compreso quello interpretato dalla tanto decantata Elena Sofia Ricci.
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