Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Ferzan Ozpetek torna ad affrontare temi a lui cari in una pellicola che poggia su di una coralità per buoni tratti ispirata, alternando momenti di pura simpatia ad altri dove trovano spazio riflessioni drammatiche interessanti anche se non completamente sviluppate.
Tommaso (Riccardo Scamarcio) fa ritorno in Puglia dalla sua famiglia con l’intenzione di raccontare a tutti le proprie scelte personali (negli studi, nel lavoro e soprattutto del cuore), ben distanti da quanto tutti credono.
Ma poco prima di tirare fuori tutto durante una cena viene anticipato dal fratello Antonio (Alessandro Preziosi), figlio prediletto di Vincenzo (Ennio Fantastichini) che confessa di essere omosessuale.
Il padre, di mentalità arcaica, la prende malissimo, caccia il figlio di casa e dalla azienda di famiglia puntando tutto su Tommaso, il quale non sa più che pesci pigliare.
Un giorno poi arriva il suo fidanzato, accompagnato da altri amici omosessuali, ed allora le cose diventano ancora più complicate e qualcosa comincia a trapelare.
Ozpetek mette in scena una famiglia allargata, con tanti caratteri diversi che si sovrappongono, generando anche momenti genuinamente spiritosi, mantenendo al contempo un discreto equilibrio.
Funziona il rapporto, non facile (ed interessante come tema), tra il padre ed i due figli, presentato con mutevoli presupposti, ma ho trovato soprattutto azzeccato lo spirito che aleggia lungo la pellicola.
A parte le diversità che contraddistinguono ognuno di noi dagli altri, è fondamentale coltivare i propri interessi, ascoltare il proprio cuore ed assumersi le relative responsabilità, per se stessi andando magari anche contro, in apparenza, alle volontà di chi ci vuole bene da sempre, ma le cose importanti non si perdono mai veramente.
Entrando nel dettaglio il film mi ha complessivamente soddisfatto, ma ho preferito di gran lunga la prima parte, che viaggia molto spedita e trova anche tanti aspetti di contorno appropriati che rendono fresca e coinvolgente la visione.
Invece si arranca un po’ nella seconda parte, soprattutto la visita dei quattro amici di Tommaso è il momento (nemmeno troppo breve) dove si cade un po’ troppo nell’abusato luogo comune, mentre il finale vuole essere una presa di posizione decisamente autoriale.
Devo dire che ho trovato questo frangente alquanto suggestivo, anche se non mi ha effettivamente convinto del tutto.
Quindi nel complesso ho trovato questo film pieno di aspetti rilevanti, sa divertire e sa far uscire emozioni umanissime, anche se qualche volta Ozpetek perde un po’ la bussola.
Gradevole.
VOTO : 6/7. Gradito ritorno al cinema che sa fare meglio. Non punterà in alto, però si dimostra sempre piuttosto abile nel suo modo di far cinema.
VOTO : 6++. Se la cava piuttosto bene, anche se mi ha lasciato la sensazione che il ruolo si potesse interpretare meglio.
VOTO : 6. Scompare presto dalla scena, ma fino a quel momento non sfigura affatto.
VOTO : 6+. Il suo personaggio è ancorato nei flashback nei quali si mostra particolarmente coinvolta emotivamente.
VOTO : 6++. Ha un suo perchè.
VOTO : 6. Sufficiente.
VOTO : 6,5. Un pò troppo caricaturato, però lo fa anche benone.
VOTO : 6++. Soddisfacente.
VOTO : 6++. Non si vede molto, ma da il suo contributo alla causa.
VOTO : 6+. Non male.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta