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Mine vaganti

Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film

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La recensione su Mine vaganti

di bradipo68
6 stelle

Le mine vaganti non sono quelle persone un pò strane agli occhi della massa che non sai mai che cosa aspettarti da loro come dice un personaggio del film,per la loro indipedenza di spirito aggiungo io.Le mine vaganti in realtà sono i pregiudizi che le accompagnano,fasciandole come una magliettina della salute e che impediscono loro di vivere serenamente la propria esistenza costretta in schemi che non sentono loro.Dura la vita di paese,specie se nel Sud da sempre chiuso a riccio(almeno nominalmente) contro certe attitudini moderne.Se poi devi confessare una cosa che al genitore garba poco o nulla...allora può succedere il finimondo.Ozpetek resetta il suo cinema a prima del suo giorno perfetto tutt'altro che tale.E Mine Vaganti diventa un day after in cui si ritorna a respirare l'atmosfera dei suoi film migliori quelli in cui famiglie allargate più o meno in regola,convivi tra allegria e malinconia e uno sguardo libero da ombre di pregiudizio sulla gaytudine(spero mi si perdonerà il neologismo)  costituivano l'architrave del suo modo di fare cinema.Qui viene mescolata l'osservazione della mentalità ottusa di certi patriarchi del Sud con la ventata di modernità che può essere portata da un figlio che è andato a studiare a Roma e che magari ha una normale vita di coppia.Però con un altro uomo.E metti caso che anche il fratello rimasto a lavorare col padre abbia questa stessa caratteristica ma che l'abbia sempre nascosta.E siccome  l'aritmetica non è un opinione se un coming out provoca una bella ischemia cardiaca,la seconda rivelazione sulla propria gaytudine dell'altro fratello,quello in cui si ripongono tutte le speranze per la ditta di famiglia,si tradurrebbe in un bell' infarto del miocardio fulminante.Un colpo secco. E intorno a  questo segreto ruota il film di Ozpetek.Che comunque ha anche alt(r)e ambizioni quando si trova a raccontare la storia della nonna(bravissima Ilaria Occhini) e del suo amore tenuto nascosto e mette in scena nel finale con un effetto baariesco alla Tornatore il passato a fianco del presente.Ma funziona molto meglio quando si ironizza e quando si inseriscono gli amici romani (e il compagno) del protagonista,anche loro impegnati a nascondere con dubbi risultati tutto il gay che scalpita dentro di loro.Il meccanismo comico è elementare ma funziona decisamente.Non tutto è a fuoco e qualche personaggio è decisamente pleonastico(quasi al grado di caricatura come la ninfomane intepretata da Elena Sofia Ricci),la Puglia che viene raccontata è da cartolina,qualche volta la macchina da presa si muove un pò troppo seguendo coordinate stilistiche mucciniane,ma perlomeno si prende consapevolezza che per stavolta Ozeptek non ce lo siamo giocato.Basta che stia lontano da certe giornate.... 

Su Ferzan Özpetek

qualche movimento di macchina muccinesco fa venire qualche dubbio...

Su Riccardo Scamarcio

sarà il suo modo di recitare ma da quando ha smesso di fare il bel tenebroso ha assunto un espressione stolida

Su Alessandro Preziosi

non male

Su Carolina Crescentini

parte secondaria

Su Nicole Grimaudo

decisametne una bella figliola

Su Ennio Fantastichini

ottimo

Su Lunetta Savino

brava anche lei

Su Ilaria Occhini

eccellente

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