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Dieci inverni

Regia di Valerio Mieli vedi scheda film

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La recensione su Dieci inverni

di supadany
8 stelle

VOTO : 7.

Direi che questo film, non proprio trascendentale a voler ben vedere, ha diversi pregi in grado di farlo diventare immediamente molto simpatico, ed assolutamente gradevole, ad un amante di cinema.

Innanzitutto dimostra che anche in Italia si possono ancora fare commedie sentimentali in grado di distaccarsi dalla forma patinata della televisione all’insegna dei finti sentimenti.

E per me questo non è poco, soprattutto visto che praticamente nessuno nemmeno ci prova su questo versante.

Inverno 1999, Camilla (Isabella Ragonese) si sta trasferendo a Venezia per studiare quando sul vaporetto incrocia Silvestro (Michele Riondino) che subito ci prova con simpatia, ma le cose, dopo una notte passata nella stessa camera, non vanno bene.

Da qui i due s’incontreranno, e sfioreranno, più volte, e per svariati motivi nel corso degli inverni seguenti (amicizie comuni, tentativi di approccio, interessi), ma la loro storia farà fatica a partire sul serio.

L’ho trovato un prodotto delizioso, sicuramente un po’ ingenuo in certi passaggi (per esempio quando Camilla torna a casa dopo aver abbandonato la figlia, qui ci voleva qualcosa di più), ma in grado di essere anche semplicemente poetico e struggente (la scena dove i due si trovano a pochi metri ma non si incrociano per un non nulla mi ha emozionato tantissimo).

Poi, nel suo essere piccolo come produzione, dimostra che le idee hanno ancora un valore; così le ambientazioni, soprattutto la Venezia più rurale (ma anche la trasferta moscovita non è affatto male), con casine tanto semplici (e lontane) da risultare nidi ideali per coltivare se stessi, sono scelte davvero riuscite ed assai lontane da quelle che contraddistinguono il nostro cinema, spesso troppo orientato a conseguire la patina televisiva.

Convincente la struttura temporale scelta, non male molti dialoghi e tante situazioni che saranno anche semplici, ma sono spesso così immediate e poco confortevoli che fanno un bell’effetto a tutti i sensi (visivo, umorale, ma anche uditivo con la partecipazione di Capossela).

Bravo Mieli a pensare e costruire il racconto, bravi i due attori che nel corso degli anni seguono coscientemente l’evoluzione dei loro personaggi, donando loro sempre una buona dose di spontaneità e naturalezza, per cui tutta la vicenda è lontana dai consueti artifici.

Poi forse non è che sia tutto questo grande film, ma davvero ha dei meriti oggettivi, almeno per quanto riguarda la nostra realtà, che diventa davvero difficile non affezionarcisi.

E questa è una grande qualità, adesso sono curioso di vedere cosa combinerà in futuro questo regista, ma intanto rimane questa opera tutta da godere ed amare.

Ben fatto.

Su Valerio Mieli

VOTO : 7.
Un grande, costruisce una bella storia romantica e, seppur non riesca sempre ad essere esauriente, merita il mio sincero apprezzamento, perchè è stato molto bravo nel mettere in scena due giovani che sanno ancora vivere se stessi.
Così anche le cose che forse non vanno possono essere perdonate con la stessa naturalezza che lui ha utilizzato per costruire il suo primo (sottolineo primo) film.

Su Isabella Ragonese

VOTO : 7.
Conferma di avere buoni doti e il cervello per scegliersi i ruoli senza guardare solo al portafoglio.
Brava in quasi tutti i passaggi.

Su Michele Riondino

VOTO : 6/7.
Un filo sotto alla collega, ma anche lui è bravo a calarsi nel contesto.

Su Vinicio Capossela

VOTO : 6.
Piacevole comparsata, belle le musiche.

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