Regia di Valerio Mieli vedi scheda film
A volte le storie d'amore si complicano da sole,o meglio,chi le vive ci porta dentro tutte le sue complicazioni,insicurezze e zone paurose:ai protagonisti di "Dieci inverni",occorre appunto una decade per venirsi incontro,e decidersi di provare a vivere i loro sentimenti.Ed in mezzo,va da sè,altre persone,i loro timori,e molte altre cose.Coproduzione tra Italia e Russia,ben recensita pressochè da quasi tutta la stampa di settore,ma poco proiettata,tutto sommato,nelle sale,rappresenta l'esordio di Valerio Mieli,che narra in maniera quasi atipica per la nostra tradizione,una storia d'amore particolare,in cui si fa in tempo a riversare rancore,distanza,tenerezza e pure della follia. Perchè a volte gli esseri umani non capiscono la portata di un sentimento,e tendono a fare,ed a farsi,del male. Il film ha una delicatezza di narrazione sempre sobria,che non cerca praticamente mai l'effetto-lacrima,neanche nelle scene più dichiaratamente drammatiche,facendo seguire con interesse allo spettatore la complessa evoluzione dei rapporti tra i due protagonisti. Che,va detto, fanno bella figura:la Ragonese sta facendosi spazio tra le giovani attrici italiane con duttilità interpretativa e aderenza ai ruoli,mentre Riondino,che si era poco o per niente visto,emette le nevrosi e mostra gli spigoli necessari a caratterizzare il suo personaggio. Un'opera prima da non sottovalutare per niente,una storia d'amore abbastanza sui generis,ben scritta ed interessante.
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