Regia di Phil Lord, Chris Miller vedi scheda film
Prodotto d’animazione targato Sony Pictures e personalmente lo considero migliore delle precedenti incursioni della major nel settore animato (“Boog e Elliot” e “Surf’s up” i primi due che mi vengono in mente).
Certo è anche che la storia presenta parecchie caratteristiche viste e riviste, ma addobbate con una fantasia di contorno in grado di regalare alcune situazioni davvero spassose.
Flint Lockwood è un piccolo genio incompreso e, dopo una serie di invenzioni finite male (molto simpatica la rapida carrellata sulle stesse), è pronto a dar la luce a quella che rappresenterà la svolta della sua vita, ovvero una macchina in grado di trasformare l’acqua in cibo.
Causa incidente durante la prima prova la stessa finirà tra le nuvole e così dal cielo comincerà a piovere cibo in funzione della programmazione di Flint.
La cosa renderà tutti felici, lui finalmente apprezzato, mentre il contorno è rappresentato da una giovane meteorologa di cui si innamorerà, un sindaco grasso ed avido di fama e denaro ed un padre con qualche difficoltà espositiva (da segnalare anche un poliziotto fisicato e parecchio stupido).
Ma, come spesso succede, l’avidità, ed il desiderio di grandezza, daranno vita ad una serie di guai e solo Flint, con la sua simpatica scimmia, potrà salvare il pianeta dalla caduta di cibi giganteschi dal cielo.
L’idea della pioggia di cibo è l’elemento originale, quanto sfruttato e principale, per un film che per il resto rimane spesso simpatico, proponendo comunque una serie di cliché di sicura presa, ma anche troppo consuetudinari.
C’è il genio incompreso, un padre anaffettivo di facciata (il personaggio più riuscito con due sopracciglia da antologia), la ragazza del cuore, una simpatica mascotte (una scimmia schizzata), un cattivo avido (ne originale ne importante) ed un percorso di evoluzione classico (sottovalutazione, ascesa, avidità e redenzione del protagonista).
Per il resto si ride (non sempre, ma spesso), esteticamente, per quanto non sia il massimo della tecnica, il film presenta aspetti frutto di una buona fantasia, mentre, soprattutto nella parte finale del salvataggio del mondo, l’azione diventa un po’ troppo caotica a scapito del humour.
Dunque un prodotto a corrente alternata dove comunque i pregi prevalgono sui difetti.
Tutto sommato direi carino e gradevole.
Animazione discreta, diverse idee fantasiose, regia più articolata di quanto si veda in media nei prodotti di animazione (anche di alcuni di quelli che sono complessivamente migliori).
Animazione discreta, diverse idee fantasiose, regia più articolata di quanto si veda in media nei prodotti di animazione (anche di alcuni di quelli che sono complessivamente migliori).
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