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Il figlio più piccolo

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Il figlio più piccolo

di bradipo68
4 stelle

Pupi Avati laurea honoris causa in amarcord della bassa padana guarda all'attualità:è questo probabilmente il tratto distintivo di questo film rispetto alla maggior parte della sua filmografia.Avati a mio parere si è sempre tenuto a debita distanza dal presente paludoso e da quello che esprime la società attuale.Il suo sguardo,benevolo,ha sempre preferito guardare altrove.Qui invece si focalizza sulla corruzione dei furbetti del quartierino che tanto fa rumore sui nosti mass media:perlomeno quelli non anestetizzati.Però non gli riesce bene:di tutta questa storia di società a scatole cinesi,amministratori delegati,matrimoni di interesse per non far avvicinare la Guardia di Finanza(!), ex frati che diventano geni del male finanziario,finti consigli d'amministrazione si capisce solo che il padre cerca di metterlo in der  posto(come direbbe il fu Funari)  al figlio minore,Baldo, che non vede da diciotto anni.Ed è pure mezzo sciroccato,non semplicemente ingenuo.Il ritratto sociale che ne esce è assolutamente sopra le righe:da una parte l'opulenza che crolla al primo avviso di garanzia,dall'altra una famiglia ristretta in cui l'unico che sembra avere la testa sopra le spalle è l'altro figlio,barista,l'unico che riesce a portare soldi a casa.La madre è un'ex sessantottina intronata con un'amica hippie ancora più intronata di lei.Purtroppo quello che viene disegnato da Avati non è un quadro attendibile,al massimo è una caricatura che deforma i contorni reali.Del resto Avati predica bene e razzola male perchè per predicare bene accentua che più non potrebbe il cinismo di questi supposti illusionisti della finanza ponendoli in contrapposizione con una figura come quella di Baldo,tanto grosso di corpo quanto piccolo di cervello.E lo scontro è impari con la giustizia che comunque fa il suo corso.Il finale a pane e cipolle  sostituisce i tradizionali tarallucci e vino ma ci propina il miraggio di una ricostituzione familiare sempre nell'ottica paciosa classica di Avati.Che ,per dirla tutta,dai furbetti del mattoncino si è fatto aggiustare pure casa.Però ha la fattura.

Su Pupi Avati

il montaggio è molto più serrato del solito ma contribuisce a rendere il tutto ancora più famoso

Su Christian De Sica

fa uscire tutto il patetismo che cova da anni

Su Laura Morante

sopra le righe

Su Luca Zingaretti

ex frate mago della finanza?Boh

Su Nicola Nocella

non disprezzabile

Su Sydne Rome

ancora più sopra le righe della Morante

Su Massimo Bonetti

parte secondaria

Su Pino Quartullo

poco più di un cameo

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