Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Mi sono interrogato sulle mie reazioni dopo avere visto il film. La prima domanda che mi è sorta sui titoli di coda è stata: ma l'ho capito? Davvero, credo di non avere capito cosa volesse raccontare Avati. Saranno i personaggi così stralunati da non sembrare veri, sarà che avevo maturato un'aspettativa su Christian De Sica disattesa (ahi, mai maturare aspettative!), sarà che neanche Laura Morante è riuscita questa volta a conquistarmi e in una scena ho pensato che fosse l'unica scena in cui emergeva davvero il suo talento, ma subito dopo i titoli di coda avevo già scordato la scena; saranno tutte queste cose insieme che mi fanno pensare che questo film non mi è piaciuto. La recitazione mi è sembrata poco coinvolgente, la disperazione non è disperata e la rabbia non è adirata, è come uno che parla, urla e sussurra sempre con la stessa intonazione. Non ho trovato neanche immagini particolarmente memorabili. Rispetto alla seconda notte di nozze e il papà di Giovanna il risultato è, secondo la mia percezione, più scadente. Poi ci sono anche spunti interessanti, la corruzione nella nostra società, la falsità che dilaga, l'opportunismo, qualche tema che ricorda i nostri governanti, l'ingenuità, la fiducia incondizionata, insomma tanti spunti interessanti, ma è come se rimanessero nella loro forma primordiale di spunti e non riuscissero a prendere forma e a raggiungermi.
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