Regia di Federico Moccia vedi scheda film
VOTO : 5.
Torna Federico Moccia col naturale seguito del grande successo (più di 11 milioni di euro) “Scusa ma ti chiamo amore” e il canovaccio è praticamente il medesimo con l’aggravante che se alla prima occasione si può essere un attimo più indulgenti, quando si persevera poi la pazienza può anche vacillare con maggiore facilità (anche se poi con “Amore 14” ha fatto peggio assai e chissà in futuro cosa ci attende!!).
Così si può dire che non ci sia molto di che stare allegri anche se la pellicola nella sua semplicità (o forse è meglio dire banalità) non è certo peggio di tante altre almeno per la prima parte abbondante.
Alex (Raoul Bova) e Niki (Michela Quattrociocche), nonostante la ragguardevole differenza di età, vivono serenamente il loro amore, tanto che durante un romantico week end parigino, Alex decide di proporle il matrimonio.
Tutto sembra essere rosa e fiori, ma più la data del fatidico sì si avvicina più le difficoltà ed i tentennamenti aumentano, anche perché i componenti delle rispettive famiglie cozzano tra loro e pure gli amici di lui (tutti in crisi sentimentale) e le amiche di lei (alle prese con una vita più usuale per la loro età) non aiutano di certo le cose.
Indovinate un po’ come va a finire, non è certo uno spoiler immaginare che tutto alla fine vada a buon fine, ci mancherebbe altro, sarebbe un modo superfluo per fare la pulci ad un lavoro deboluccio, ma che riesce anche a tenere la scena in maniera dignitosa per la prima oretta per poi cedere il passo e crollare letteralmente sul finale.
Infatti tutti i pezzi del puzzle si mettono a posto in un attimo quando è ora di chiudere i conti con un’approssimazione davvero scandalosa, con un viaggio (ma soprattutto la situazione in se, da aborro) a Ibiza che mi ha fatto odiare un luogo che amo da sempre (cacchio è quella spiaggia così solare con un palco buttato lì e tutte quelle facce da ore di sonno, altro che rave!).
In precedenza invece il film avanza tra (grosse) incertezze, ed anche qualche momento tutto sommato piacevole, insomma quando il clima è sereno e semplice ci si diverte anche (con moderazione), mentre quando si affrontano temi un po’ più complicati (i rapporti sentimentali in primis) si sprofonda rapidamente nel baratro.
Insomma Moccia perde qualche punto rispetto al lavoro precedente (ed incassi quasi dimezzati) senza riuscire a mettere in campo idee degne di tal nome, almeno nella quantità necessaria per costruire un film almeno dignitoso.
Bruttino, anzi più che altro abbastanza inutile.
VOTO : 5.
Regia francamente inutile e scontata più adatta alla tv (almeno quella di oggi) che al grande schermo.
VOTO : 6.
L'elemento migliore del film anche se ogni tanto è costretto a scene abbastanza ridicole.
VOTO : 5++.
Personaggio non proprio encomiabile, recitazione piuttosto scadente.
VOTO : 5,5.
Un pò trasandata, non è certo il punto debole del film.
VOTO : 5,5.
Un pò spuntato, un paio di battute vanno a centro, altre vanno a fondo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta