Regia di Kôji Shiraishi vedi scheda film
Tutto quello che Eli Roth suggeriva scaltramente con il suo "Hostel", Koji Shiraishi lo esibisce con quasi divina devozione e senza rigor di logica. Ma in fondo va bene così, l’input degli eventi non si trova all’interno di una storia, o nei caratteri dei personaggi, ma in un rendez-vous rigoglioso di carne, sangue e trovate nonsense. Per quanto imprudentemente irreale e ripetitivo, il finale è una bella mina vagante. Solo per gli affezionati del genere.
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