La recensione su Il segreto dei suoi occhi

di supadany

8 stelle

VOTO : 7++.

Pellicola costruita in maniera intelligente e ben fatta sia a livello tecnico che concettuale, in grado di strizzare sentitamente l’occhio nei confronti del popolo cinefilo che può trovare in questo contesto una gran varietà di spunti in grado di far lievitare l’interesse nei confronti della visione.

Benjamin Esposito (Ricardo Darin) è un ex vice cancelliere ormai in pensione, ma non riesce ancora a rimuovere dal cervello un caso di omicidio che, venticinque anni prima, è rimasto insoluto e che gli ha comportato anche dei grandi sacrifici, e scelte dolorose, nella sua vita privata.

Così ritorna dalla sua collega di un tempo e ricostruisce quanto accaduto, mescolando fatti accertati a sue supposizioni che in parte troveranno sviluppi reali inaspettati.

Decisamente un bel film questo “El secreto de sus ojos” che può davvero vantare parecchie frecce acuminate al suo arco.

Innanzitutto è confezionato con stile e con estrema cura dei particolari, caratterizzato da scelte di luci azzeccate, ambienti ricercati, inquadrature non troppo statiche, con anche scorci di tensione, mentre l’uso dei flashback non disturba affatto, ma anzi trova quasi sempre un sentito significato nelle dinamiche della storia.

E in questo senso i generi si mescolano in maniera raffinata, sormontandosi vicendevolmente e offrendo nuove considerazioni in più situazioni, mutando pelle senza però mai perdere di consistenza ed efficacia.

Inoltre si trovano anche tanti temi affascinanti, alcuni molto ben sviluppati, altri solo accennati; in ogni caso ci sono riflessioni sulla giustizia, sui sentimenti e i rapporti umani, il concetto di tempo, che sia quello legato ai ricordi del passato o ai presupposti e stimoli del futuro.

Infine Ricardo Darin riempie la scena con talento e fascino da vendere.

Insomma questo film ha davvero tanti pregi, compreso un finale a sensazione (sia per quanto riguarda la storia dell’omicidio, sia per le scelte di vita del protagonista, con quella porta che si chiude alle spalle e sulla quale scorrono i primi titoli di coda), che si fa piacevolmente ricordare, gradita ciliegina sulla torta di un prodotto d’autore raffinato e gustoso da vedere.

Stimolante.