Regia di Juan Josè Campanella vedi scheda film
Finito questo film, che comunque ti rimane in testa poi per altri giorni, hai un unico dubbio, secondo me: gli diamo 9 o gli diamo 10? Perché 10 è un po’ il capolavoro, un punto importante nella storia del cinema…Beh, questo lungo film non rivoluzionerà il cinema, di sicuro, ma è un piccolo capolavoro. Tratto da un romanzo, è una storia molto bella, che viene valorizzata enormemente da una prova straordinaria degli attori, perfetti per la parte e in stato di grazia, e da una sontuosa regia, di tale Campanella, che va vista con attenzione.
Poi ti chiedono i migliori attori al mondo, e mai ti verranno in mente questi protagonisti, autori di una prova mostruosa, quanto a bravura, partecipazione, credibilità, sfumature. I due sono Villamil (lei) e Darin (lui), nomi che dicono poco, probabilmente sono famosi in patria, ma tutto il cast è fantastico. E il lavoro fatto per invecchiarli è superbo, di molto migliore di quello di tanti artigiani di Hollywood; che dico, non ho mai visto attori invecchiati con tanta perfezione.
Classico film da non perdere, insomma, come hanno ben capito i giurati che l’hanno premiato con l’Oscar come migliore film straniero, dove si battè contro due signori film, Il profeta e Il nastro bianco. Tra l’altro è migliore del vincente assoluto, il pur buono The hurt locker. Anche le musiche, non molto presenti se non quando veramente serviva, sono ottime.
Non è costato nulla, ma veramente. Ha incassato 10-15 volte tanto, ma parliamo di cifre piccole (relativamente), siamo in pieno clima d’essai.
Ottima
Nulla.
Fantastico
Eccellente
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta