Regia di Nathan Juran vedi scheda film
Godibile
In seguito allo scioglimento di un ghiacciaio, una mantide di dimensioni gigantesche, ibernata dalla notte dei tempi, si risveglia e inizia a seminare morte e distruzione nella regione.
La mantide inizia a spostarsi verso sud, puntando decisamente verso New York City. Toccherà al colonnello Parkman (Craig Stevens) e al dottor Jackson (William Hopper) rintracciare il mostro e fermarlo prima che sia troppo tardi.
Riciclando elementi e situazioni già presenti in veri e propri cult del genere, come "Tarantola" e "Assalto alla terra", il regista di origine austriaca Nathan Juran realizza un discreto film di fantascienza senza particolari guizzi o sorprese, ma comunque diretto con mestiere e nel complesso piuttosto godibile.
Certo, la "love story" tra i due protagonisti è un po' forzata, come anche tutta la parte iniziale, in cui c'è la "solita" esaltazione dell'efficenza e dell'abnegazione degli americani, affidata alla pomposa voce fuori campo (almeno per quanto riguarda la versione italiana); ma alla fin fine si tratta di difetti che non compromettono eccessivamente la visione d'insieme.
Il cast è composto da attori di secondo piano non molto conosciuti; tra di essi il più noto (o forse dovremmo dire "il meno ignoto") è William Hopper, che apparve nel ruolo del padre di Natalie Wood in "Gioventù bruciata".
"La mantide omicida" è un film che, nonostante tutto, soddisferà i fan del genere (tra i quali ovviamente mi inserisco), e forse farà venir loro una po' di nostalgia per un certo tipo di cinema ormai completamente scomparso.
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