Regia di Vincenzo Natali vedi scheda film
Prodotto un po’ deboluccio che affronta una buona vastità di argomenti di buona presa, ma senza però riuscire a sviscerarne in maniera completamente soddisfacente nessuno, o quasi, creando un po’ troppa confusione.
Questa, insieme ad un po’ di approssimazione, finisce con l’azzoppare un film che avrebbe potuto regalare tanto al suo pubblico e che invece non va oltre a uno spettacolo medio di discreta fattura adatto soprattutto a un pubblico senza grosse pretese.
Clive (Adrien Brody) ed Elsa (Sarah Polley) sono due promettenti scienzati le cui scoperte continuano a regalare loro grandi soddisfazioni, ma i loro obiettivi sono molto più ambiziosi.
Così un giorno decidono di fare il classico passo più lungo della gamba e mescolando dna umano e di diversi animali creano Dren (Delphine Chaneac), creatura che invecchia, o cresce, velocemente rivelandosi ben presto molto pericolosa per l’incolumità dei due scienzati e non solo.
Vincenzo Natali, in altri casi davvero sorprendente, mi è qui parso francamente un po’ confuso e così non riesce ad andare al di là di un intrattenimento medio che di fronte ad ogni ragionamento possibile ne esce con qualche scriccolio se non proprio a pezzi.
Così l’introduzione alla storia mi è parsa un po’ frettolosa, le motivazioni che spingono i protagonisti non subito del tutto chiare e l’evoluzione della trama poteva essere caratterizzata da un pizzico di tensione in più (cosa che invece manca quasi sempre) e qualche sbavatura in meno.
E in questo contesto delude soprattutto la parte conclusiva, con un cambio radicale di prospettiva che pare davvero approssimativo anche se almeno garantisce più di un sussulto (ma qui le domande che lo spettatore dovrebbe porsi dovrebbero essere parecchie), oltre che qualche scena un po’ azzardata (le due scene di accoppiamento umano-Dren non si possono vedere o quasi) ed un’apertura ad un (francamente improbabile) seguito.
Insomma peccato, perché da questo film mi aspettavo molto di più, invece i difetti sono davvero tanti, solo in minima parte mitigati dall’aver trattato temi che considero sempre affascinanti (la ricerca scientifica, i legami di coppia legati alla maternità), però senza il dovuto scrupolo.
Un po’ deludente.
Poco lucido, fa un pò troppa confusione intorno a qualche felice intuizione.
Recita in maniera molto sciolta, purtroppo è "vittima" di una vera e propria scena scult.
Molto volitiva, ma anche lei paga care alcune mancanze del suo eprsonaggio.
Regala qualche spunto niente male, ma il suo personaggio affronta anche scene ridicole.
Ruolo molto defilato, ma non si fa certo notare.
Dren da piccola, francamente non valutabile.
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