Jamie Morgan (Jim Sturgess) vive a est di Londra, in un ambiente urbano dominato da crudeli bande di criminali, la cui violenza casuale ha indotto il ragazzo a pensare che il mondo sia cupo e senza significato. Ma in seguito Jamie si renderà conto che gli episodi di criminalità non avvengono a caso ma seguono delle precise regole, imparando sulla propria pelle che ogni cosa ha le sue ragioni.
Philip Ridley, romanziere per ragazzi (Dakota delle bianche dimore, Fenicotteri in orbita, ecc), non ha le capacità narrative di un Roald Dahl o di Clive Stapleton Lewis, ma come regista ha lasciato il segno una ventina di anni fa con Riflessi sulla pelle (The Reflecting Skin, 1990) che fece incetta di premi ed esaltò la critica delle pratiche basse, dura a morire ancora oggi. Nel… leggi tutto
Philip Ridley mi ha fatto sognare e gridare (un po' troppo frettolosamente ed emotivamente) al miracolo quando nel lontano 1990 rimasi folgorato dalla sua suggestiva e appassionante opera prima, quel "Riflessi sulla pelle" dai colori sgargianti e vivi che solo un pittore ed artista multisfaccettato come lui poteva concepire, influenzando molto cinema di genere (horror/vampiresco ma non solo) che… leggi tutto
“Deve essere molto buio per vedere le stelle.
Perciò un momento buio lascia qualcosa, la capacità di avere una visione del mondo che nessuno ha e di trovarne gli aspetti speciali”.
Spesso Heartless è considerato un film un po’ cinico e nichilista, ma la frase sopra – che poi è la vera morale del film – smentisce questa interpretazione,… leggi tutto
“Deve essere molto buio per vedere le stelle.
Perciò un momento buio lascia qualcosa, la capacità di avere una visione del mondo che nessuno ha e di trovarne gli aspetti speciali”.
Spesso Heartless è considerato un film un po’ cinico e nichilista, ma la frase sopra – che poi è la vera morale del film – smentisce questa interpretazione,…
Philip Ridley mi ha fatto sognare e gridare (un po' troppo frettolosamente ed emotivamente) al miracolo quando nel lontano 1990 rimasi folgorato dalla sua suggestiva e appassionante opera prima, quel "Riflessi sulla pelle" dai colori sgargianti e vivi che solo un pittore ed artista multisfaccettato come lui poteva concepire, influenzando molto cinema di genere (horror/vampiresco ma non solo) che…
Non trovo giusto stoncrare questo lavoro di Ridley come ha fatto qualcuno, forse Ridley non sarà un grande scrittore ma non direi che non ha capacità di regia; è vero semmai che ultimamente ha perso molte delle capacità registiche che nei suoi primi corti e in RIFLESSI DI LUCE ve ne erano eccome tant'è che il film ha fatto incetta di premi ovunque, e che già in DARKLY NOON aveva perso…
'Na vera schifezza: sceneggiatura che non sta in piedi e storia dall'assurdità riprovevole. Cosa peggiore, un ritmo da ninnananna che si trascina fino al finale (che forse il regista voleva riempire d'azione?). Boh. Poche idee ma confuse: dopo il minuto 57 ho cominciato a guardarlo usando il fastforward a manetta e non mi sono perso nulla. Il ritmo è diventato accettabile, il film no.
Philip Ridley, romanziere per ragazzi (Dakota delle bianche dimore, Fenicotteri in orbita, ecc), non ha le capacità narrative di un Roald Dahl o di Clive Stapleton Lewis, ma come regista ha lasciato il segno una ventina di anni fa con Riflessi sulla pelle (The Reflecting Skin, 1990) che fece incetta di premi ed esaltò la critica delle pratiche basse, dura a morire ancora oggi. Nel…
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