Regia di Maya Deren vedi scheda film
La voglia di trovare un significato in questa apparente dis(ordine) di immagini sembra un'ossessione. La voglia di trovare qualcosa di razionale in quel che si sta vedendo è troppo forte.
La voglia di mettersi li a pensare, a cercare, a capire, a collegare la pellicola con qualche simbolismo o allegoria, distoglie lo spettatore dal senso unico dell'opera, la perfezione stilistica che dovrebbe trabbocare gradualmente scompare agli occhi delle menti razionali.
Privo di senso, la logica e la ragione non riescono a toccare verticalità cosi elevate, l'irrazionalità fa intuire qualcosa.
La natura sta nella bellezza delle immagine, il suo significato sta nella periodicità delle sequenze, in quella figura nera costantemente inseguita e celata dietro ad uno specchio, in quel surrealismo snaturato, in quella violenza impartita dal concetto e non dalla esplicità dei fotogrammi, la stessa violenza incantevole che circumnaviga eternamente l'Atalante.
Giudizio finale:9
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