Regia di Jan Svankmajer vedi scheda film
Ispirato ad uno dei più bei racconti di Edgar Allan Poe (Il sistema del Dottor Catrame e del Professor Piuma), intrecciato con le vicende del Marchese De Sade nel manicomio di Charenton, Lunacy può essere preso anche come un'atroce rivisitazione parodica di tutte le rivoluzioni, da quella francese, fino alla Primavera di Praga, con relativa repressione sovietica. Ma soprattutto è una bellissima prova del fantasioso regista ceco Jan Svankmajer, che dà qui l'ennesima prova di quel grande e imperituro movimento che può essere definito "surrealismo ceco". Trovare i rimandi, in questo Lunacy (Pazzia), è un gioco che lo spettatore può divertirsi a fare, perché da Kafka a Grosz è solo una questione di "chi più ne ha più ne metta". Sulla scia di una fantasia sbrigliata alla Meliés, tra sprazzi di ineffabile surrealismo e momenti di bassa macelleria (alla fine tutto può entrare in un tritacarne), Lunacy è un piccolo capolavoro, da noi, purtroppo, poco conosciuto, come la maggior parte delle opere di Svankmajer (praghese, classe 1934), nel quale non è da sottovalutare il lavoro di attori incredibilmente credibili, tra i quali si segnalano Pavel Liska, Jan Triska e Anna Geislerová. (13 agosto 2008)
Un giovane mentalmente disturbato viene accolto da un Marchese ed indirizzato ad una clinica psichiatrica, nella quale sarà amorevolmente curato.
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