Regia di Micha Wald vedi scheda film
Qui mi tocca dissentire dai pareri favorevoli, "Simon Konianski" non mi è piaciuto granché. Anzi, a tratti, mi ha fatto addirittura rabbia. Troppo furbo e compiaciuto del suo (voler) essere cinema d'autore indipendente, un mix esageratamente sopre le righe di film e situazioni già viste altrove: "Ogni cosa è illuminata" e molto cinema coeniano à la "Serious Man" su tutti. Per carità, ben venga il dissacratorio racconto di formazione ma qui i toni sono quasi sempre forzati, le situazioni esageratamente grottesche e nonostante il nobile messaggio, il film di Wald emoziona ben poco lasciando essezialmente indifferenti. A mancare sono i tempi ed il senso della misura, spesso e volentieri si ha la sensazione di assistere ad una serie di sketch fine a sé stessi in cui saltuariamente fanno capolino allucinazioni ed innesti da road movie. Poco organico, poco divertente, quasi mai incisivo ed un tantino retorico nonostante il cinismo di facciata. Deludente.
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