Regia di Micha Wald vedi scheda film
Terzo film che si ricordi ad aver avuto il coraggio di raccontare in forma di commedia la tragedia della shoah (insieme a "Train de vie" e "La vita è bella"), con risultati interessanti. La vicenda è seguita dagli occhi di un uomo che non ha vissuto quel periodo storico ma il cui padre fu rinchiuso nei lager e che per tutta la vita lo ha tormentato con i racconti delle pene passate, finendo per rendere Simon cinico sull'argomento. Il viaggio che quest'ultimo intraprende insieme al giovane figlio per seppellire il nonno a fianco di una "sconosciuta" metterà in crisi alcune certezze di Simon riguardo i suoi genitori, oltre a obbligarlo a mettersi a confronto con le realtà raccontate dal padre. Ad accompagnarli due spassosi parenti dai lineamenti caricaturali.
La rischiosa operazione risulta riuscita, in quanto la pellicola tratta l'argomento con spensieratezza (ed efficacia) senza mancare mai di rispetto. Certo non possiamo dire che abbia la stessa forza espressiva di Benigni.
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