Regia di Emanuele Salce, Andrea Pergolari vedi scheda film
Breve ritratto di un uomo fondamentale per lo spettacolo italiano, inteso nel senso senz'altro migliore. Dai riferimenti alla giovinezza di Luciano Salce tra prime passioni scolastiche per il teatro, servizio militare e due anni di prigionia, ai primi esperimenti di comicità arguta ma elegante nel suo gruppo "I gobbi" con Vittorio Caprioli e Franca Valeri, dai primi film per il cinema girati nel periodo brasiliano alle esperienze in televisione, fino all'affermazione consolidata con Il federale, film che ha segnato anche la carriera di Ugo Tognazzi ed Ennio Morricone, sua prima colonna sonora ufficiale, già non accreditato in Morte di un amico (1959) di Franco Rossi. Naturalmente si toccano le tappe principali della carriera di Salce, da La voglia matta a Colpo di stato a Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi, passando tra successi e insuccessi di pubblico, critiche superficiali e pionieristici apprezzamenti, carriera che negli ultimi anni perde di mordente e di lucidità senza però intaccare l'importanza del suo ingegno e del suo stile preciso e mordace.
Documentario efficace ma che sarebbe stato migliore con maggiori approfondimenti dei vari film, comunque interessante per le testimonianze e a sua volta ironico quando il figlio Emanuele chiede agli ignari abitanti di via Salce se sanno chi fosse stato tale personaggio. Nemmeno migliaia di passaggi televisivi di Fantozzi sono serviti. 7 1/2
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