Regia di Emanuele Salce, Andrea Pergolari vedi scheda film
Più che un documentario un viaggio intorno alla conoscenza dell'uomo Salce.Il figlio con questo film che dura poco meno di un ora ci regala un ritratto inedito di un uomo sfuggente,poliedrico con una vita destinata allo spettacolo,praticamente quasi in ogni sua forma,dalla musica ,al teatro,alle produzioni televisive fino ad arrivare al cinema.Sulla sua lapide è vergato in oro che fu "Uomo di spettacolo e di mare".Di spettacolo:in tutte le sue forme.Passano su schermo vecchie fotografie,vecchi filmati,interviste con chi ha conosciuto Salce,lettere autografe,i gossip sulla sua vita(vedi il rapporto con Gassman),vari confronti del figlio di Salce con i figli di altri compagni di scena celebri del padre.Ha tutto il sapore di una rimpatriata tra amici,non è una fredda cronaca o una biografia arida,anzi ci viene detto poco o meglio non tutto di quello che fece.L'impressione è che noi siamo coinvolti nella conoscenza del personaggio allo stesso modo del figlio che sembra stia scoprendo il padre assieme a noi per la prima volta.Curioso il contrappunto ironico delle interviste ai passanti e agli abitanti di via Salce a Roma in cui il figlio chiede ai passanti e agli abitanti se per caso sanno chi era Luciano Salce.E non lo sa nessuno.L'uomo dalla bocca storta(un regalo del campo di prigionia per i denti in oro che aveva) è stato una delle personalità più presenti e importanti dello spettacolo italiano.Sbagliato sottovalutarne l'importanza o gettare nel dimenticatoio la sua opera.Era uomo di cultura e di spirito sopraffino,molto di più colto di quello che appariva nelle sue opere....
Interessante la regia
protagonista di un viaggio alla rcerca del padre
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