Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Un'operazione che sulla carta doveva arrivare al cinema internazionale; Valli, fresca della scoperta americana e bellissima, e con un cast internazionale discreto in più un regista che conosceva benissimo la lingua inglese. La storia è tratta da un romanzo di Greene, da cui la Valli aveva già girato il memorabile Il Terzo Uomo di Carol Reed. Qui la sceneggiatura riesce a spegnere un po' tutto azione e sentimenti, rimanendo in un galleggiante squallore, abbastanza confuso. Discreta al la fotografia di Venezia di Enzo Serafin, che sa sfruttare bene il bianco e nero, ma senza avere la controparte nella regia, abbastanza distratta e non motivata. Rizzoli aveva tentato il colpo grosso internazionale e sulla carta c0'erano abbastanza tasselli, ma se sulla carta già è tutto sbagliato allora cosa si fanno a fare i film?
Un Green davevro compromesso
Discreta
Ha sbagliato tutto, ad inziare dalla sceneggiatura
Un ruolo non centrato e confuso
Se la cava bene
Bellissima ed intensa, ma sprecata
Scorbutico senza sapere neanche il perché
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