Regia di Garry Marshall vedi scheda film
Appuntamento essenzialmente mancato, quello di Garry Marshall, con l'amore e con il cinema in generale. Il suo film di (e per) San Valentino è un'operazione di marketing studiata a tavolino che procede sui prevedibili binari di una commedia corale e romantica oramai standardizzata. Simile per povertà di contenuti e piaggeria solo ad un cine-panettone nostrano,"Appuntamento con l'amore" fa il verso a "Love actually" ma senza averne il garbo né l'ironia. La stessa struttura ad incastro assume qui i contorni di una poltiglia retorica amalgamata con solo con la melassa. Un polpettone sentimentale con troppi personaggi e troppe sottotrame che inevitabilmente sfuggono al controllo del regista americano dando luogo ad un collage di situazioni tutte piuttosto risapute. Un po' come se qualcuno si fosse preso la briga di fare un mosaico con tutte le frasette stucchevoli che si trovano all'interno dei Baci Perugina. Avete presente? Eppure qualche ideuzza stiracchiata s'intravedeva: il ritorno a casa della "soldatessa", la porno-telefonista, la festa con pentolaccia a forma di cuore e l'outing del quarterback potevano ravvivare il tutto ma si riducono presto ad uno spreco su tutta la linea. Ostinato nel suo essere patetico e stucchevole il film infierisce su sé stesso nella volontà di mostrare l'amore a tutte le età e culminando in un happy end multiplo in grado di stendere anche il più agguerrito sostenitore di romanzi rosa stile Harmony. Cast sacrificato nel turn-over ma comunque poco incisivo fatta eccezione per Anne Hathaway. Ashton Kutcher conferma la statistica secondo la quale ogni film in cui reciti sia un vero e proprio obbrobrio.
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