Regia di Garry Marshall vedi scheda film
Voto: 4,5/10. Questo ritorno di Garry Marshall non convince appieno, anche se il mestiere del regista è senza dubbio la ragione per cui questo film non raschia il fondo del barile come analoghe opere “sanvalentiniane/mocciose” made in Italy, prive di qualsiasi interesse, oltre che di regia, sceneggiatura, recitazione... (ma non di banalità e prodotti da pubblicizzare). Certo, anche in “S. Valentine’s Day” i personaggi sono tratteggiati come gli omini dei Lego e la numerosità delle star e la frammentazione delle loro storie non aiutano a “tifare” per l’uno o per l’altra. La sceneggiatura è un pretesto e presenta una consistenza pari ad un caffè americano. Ma la passerella di volti noti (eccezion fatta per la coppia di Taylor, Lautner e Swift, davvero da dimenticare), la colonna sonora commerciale e la durata evitano l’assopimento marzulliano. La più bella rimane Jessica Alba, mentre l'episodio più riuscito è quello con B. Cooper e J. Roberts.
Pilota automatico inserito, penso l'abbia girato ad occhi chiusi.
Come al solito (molto) più affascinante che brava.
Nell'andamento sinusoidale, la Roberts è la protagonista insieme a B. Cooper dell'episodio più riuscito. Brava e simpatica.
Assurdo, continua a propinarci il suo fisico, sarebbe ora che offrisse anche uno straccio di interpretazione.
Se la cava bene, almeno ci si ricorda del suo segmento anche dopo 24 ore dalla visione.
Cosa ci posso fare se non riesco a digerirla? In questo film sinceramente non è neanche la peggiore...
Insipido.
Nei pochi minuti che appare sullo schermo è fantastica e tenta di distrarci dal resto del film.
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