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Fratelli in erba

Regia di Tim Blake Nelson vedi scheda film

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La recensione su Fratelli in erba

di supadany
4 stelle

VOTO : 5/6.
Vista la stima che nutro per l’attore, mi ero fatto la bocca buona quando ho letto che Edward Norton aveva in questo film un doppio ruolo da protagonista, per giunta con due parti molto distanti tra loro, di quelle che dovrebbero generare un mix scoppiettante.

Purtroppo però è il film a risultare debole di suo così, per quanto non sia tutto da cestinare, alcuni aspetti sono davvero difficili da accantonare a cuor leggero.

Bill e Brady Kincaid (Edward Norton) sono due gemelli diammetralmente opposti per carattere; Bill è infatti uno stimatissimo professore universitario di filosofia che ha tagliato da tempo i ponti con il suo passato, mentre Brady è rimasto legato alla sua terra, nonché a sua madre (Susan Sarandon), ma per vivere coltiva, e commercia, marijuana, con la scontata conseguenza di aver un sacco di nemici.

Così, per uscire da una situazione complicata, Brady riesce a far tornare a casa il fratello con l’inganno e cercherà di coinvolgerlo in un crimine più grosso di lui.

Partendo da quest’ultimo aspetto, direi che il punto debole principale di quest’opera è la sceneggiatura, nella quale tutto il meccanismo portante, e che genera una serie di eventi a tinte fosche nella seconda parte, è scarsamente ricevibile.

Certo, visto il tono che assume la storia ad un certo punto, dopo che si è passati da momenti leggeri, ad altri riflessivi ed altri ancora sopra le righe, si sarebbe anche disposti ad accettare delle licenze d’autore, ma personalmente credo che Tim Blake Nelson abbia esagerato.

Prendendo spunto dai fratelli Coen con i quali ha lavorato, parte per la tangente, ma il talento, visionario,umoristico o nero che sia, non è il medesimo, anzi.

Così l’insieme perde quota,le varie scene si legano male, alcuni personaggi sono inseriti anche peggio (vedi il dentista che già non si era presentato bene sull’aereo, ma poi fa anche peggio) e tutto il “casino” che si vede non lascia sensazioni particolari.

Invece la prima metà abbondante, per quanto qualcosa scricchioli anche qui, è sostanzialmente gradevole, qualche siparietto funziona meglio ed il confronto tra il doppio Norton fa il resto, anche se il ritmo rimane sempre un po’ ovattato (anche se piuttosto scorrevole).

In sintesi questo “Leaves of grass” lascia un (bel) po’ perplessi, il talento di Norton non è sfruttato al meglio ed alla fine i dubbi hanno la meglio sulle certezze acquisite per cui, secondo me, non raggiunge un giudizio sufficiente.

Confusionario e squinternato (il secondo termine non è per forza di cose utilizzato per il suo significato negativo).

Su Tim Blake Nelson

VOTO : 5/6.
Poco ispirato, fa parecchia confusione mescolando generi su generi senza tanto costrutto.
Se non altro, per buona parte, riesce ad essere abbastanza scorrevole.

Su Edward Norton

VOTO : 6,5.
In un doppio ruolo con caratteri agli antipodi mette in mostre il suo talento a tutto tondo, ma il film non lo premia a sufficienza.
Lui comunque bravo.

Su Susan Sarandon

VOTO : 6.
Ruolo molto ristretto e senza grandi sbocchi per cui le occasioni per mettersi in mostra praticamente non ci sono.

Su Lucy DeVito

VOTO : 6.
Eccentrica senza prendersi troppo sul serio nei pochi minuti in cui compare in scena.

Su Tim Blake Nelson

VOTO : 6+.
Caratterizzazione del cattivo di paese abbastanza efficace.

Su Ty Burrell

VOTO : S.V.
Fugace apparizione.

Su Richard Dreyfuss

VOTO : 6.
Sufficiente, anche lui non ha occasioni per mettersi in mostra.

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