Regia di Michael Gottlieb vedi scheda film
Innocua commedia sentimentale dal sottotesto fantasy, "Mannequin" di Michael Gottlieb ha tutti i prerequisiti di trama per essere considerato una vaccata, ma per qualche bizzarro tipo di magia ottantiana il film risulta leggero e brioso, riuscendo a intrattenere e a far sorridere lo spettatore quel tanto che basta per accattivarselo. La storia vede un giovane artista disoccupato di Philadelphia, Jonathan Switcher (Andrew McCarthy), creare un manichino dalle fattezze femminili che prenderà poi vita e si rivelerà essere la reincarnazione di una principessa egiziana, Ema Hesire (una stupendamente radiosa Kim Cattrall). Ovviamente non potrà che sbocciare l'amore, tutto questo mentre Jonathan ha successo (anche grazie a "Emmy") come vetrinista presso la ditta Prince & Co., attirando però le ire dei rivali dell'Illustre. Lieto fine immancabilmente assicurato.
Curiosamente questo è uno dei primi film in cui il marketing si è imposto ANCHE nel processo creativo, infatti è stato realizzato sulla base delle ricerche di mercato dell'esperto in materia Joseph Farrell, anche produttore esecutivo. La scelta di McCarthy come protagonista la si deve ad un'indagine statistica da cui emerse il suo forte appeal con il pubblico femminile di allora e con il target di riferimento (stiamo parlando di uno dei giovani del famoso "brat pack" americano).
La pellicola fu un successo commerciale e ottenne una nomination ai premi oscar per la canzone degli Starship, "Nothing's gonna stop us now". Mezza stella in più per la bella Kim.
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