Regia di Michael J. Bassett vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Questa coproduzione europea ad alto budget non mi ha convinto molto, per carità non che manchino ritmo ed avventura, ma il tutto è assemblato in maniera un po’ troppo caotica e sbrigativa.
Insomma per certi prodotti ad ampio raggio Hollywood rimane ancora parecchio lontana, almeno quando si è di fronte a film così ambiziosi nelle intenzioni, ma altrettanto poco capaci nei fatti.
Solomon Kane (James Purefoy) è un brutale guerriero costretto a ritirarsi in un monastero dopo che il diavolo si è messo in testa di rubargli l’anima (…).
Ma un giorno viene cacciato da questa isola felice e lui, ormai uomo di pace conclamato, si trova di fronte un’umanità sconvolta dalla violenza perpetrata da uno stregone e dai suoi uomini che agiscono sotto il suo controllo cerebrale.
Conoscerà anche una famiglia per bene che lo accoglierà come un figlio (il padre è il grande Pete Postlethwaite), ma che ben presto sarà distrutta, così che l’obiettivo di Solomon sarà quelllo di recuperare la figlia (Rachel Hurd-Wood), finita sotto le grinfie del cattivo di turno e rinchiusa nella sua ex tenuta di famiglia (…).
Quando, dopo svariate avventure, vi arriverà, scoprirà scomode verità sul passato dei suoi cari e sarà anche l’ora della resa dei conti.
Il dono della sintesi è assai raro e il regista di questo film non lo possiede di certo.
In novanta minuti tondi tondi mette in scena parecchie scene d’avventura, combattimenti, geste che vorrebbero essere epiche (con alcune “licenze” eccessive), ma alla fine tutto ciò, nonostante gli importanti sforzi produttivi profusi, non viene legato in maniera molto convincente.
Insomma si assiste ad un’approssimazione complessiva un po’ eccessiva, probabilmente con qualche idea in più (e quindi una mezz’oretta in più, ma ben fatta si intende), il film sarebbe stato molto più bello.
Così invece lascia molto poco, in più qualche scena (vedi quella in cui Solomon incontra il padre interpretato da Max Von Sydow) è anche un po’ fuori luogo o come minimo inutilmente sentimentale.
Comunque l’intrattenimento di base è garantito, ma la sostanza rimane davvero pochina.
Peccato, invece di pensare ad una (im)probabile trilogia era meglio fare un bel film completo.
Missione non riuscita, ma è pur sempre vero che c’è di peggio in giro ed in fondo l’azione cancella, almeno in parte, evidenti crepe dello script.
VOTO : 5,5. Bravo nel saper tenere un buon ritmo, ma finisce con l'essere troppo confusionario ed approssimativo.
VOTO : 6. Uno Hugh Jackman dei poveri. Non malissimo comunque.
VOTO : S.V. Minuscola parte, non voglio, ma nemmeno si può in fondo, dargli un voto.
VOTO : 6++. Discreta presenza di sfondo, peccato che il suo personaggio abbia vita breve.
VOTO : 6. Semplice e carina.
VOTO : S.V. Piccola parte.
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