Regia di Michael J. Bassett vedi scheda film
Il puritano Kane, creatura letteraria di Robert H. Howard, approda finalmente sugli schermi; alto, allampanato e dallo sguardo penetrante, vestito con cappa nera ed enorme cappello da padre pellegrino, armato con due coppie di spade e pistole nonché di un potente bastone Ju-Ju donatogli da uno stregone africano, era dedito, nelle idee del suo autore, a combattere il male in ogni sua forma nell’Europa del 17° secolo, facendo leva su uno spirito incrollabile e su un evidente integralismo religioso portato spesso fino al parossismo. Più somigliante, quindi, all’inquisitore Nicolas Eymerich di Valerio Evangelisti che al pessimo “Van Helsing” di Stephen Sommers, con protagonista un inespressivo Hugh Jackman; la versione cinematografica, purtroppo si ispira invece a quest’ultimo (il protagonista, Purefoy, appare perfino somigliante a Jackman) e sorvola su tutte le scomode implicazioni religiose (Howard, spesso, contrapponeva le certezze religiose del suo eroe ad un paganesimo ancestrale), proponendoci una trasposizione abbastanza edulcorata rispetto non solo al personaggio letterario originario, ma anche all’adattamento fatto dalla Marvel per i suoi fumetti con protagonista il puritano. Il conformismo regna sovrano nel film e l’eroe howardiano ci appare come un personaggio eroic-fantasy abbastanza scontato e senza mordente, in una storia dozzinale di colpa e redenzione conquistata sgozzando nemici e sconfiggendo demoni reali e personali. La sceneggiatura è superficiale e sceglie la strada di una schematizzazione eccessiva del protagonista, che ci rimane estraneo per tutta la durata della pellicola. Alcune buone sequenze d’azione e l’oscura e “bagnata”, seppur abusata, fotografia, non risollevano il film dai pantani della mediocrità seriale della maggior parte dei fantasy moderni; un vero peccato, si potevano senz’altro sfruttare meglio le potenzialità cinematografiche dei testi di Howard, ma, d’altronde, Michael J. Bassett non è Mlius…
Accidentata.
Spuria.
Crocifisso.
Dannato.
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