Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
L'uomo nero è da sempre nell'immaginario dell'infanzia colui che dovrebbe farti mangiare quella pappa insipida e maleodorante,mandarti a letto presto anche quando c'è un cartone alla tv,lavarti per l'ennesima volta nonostante tu non tocca un pallone o qualsiasi cosa di sporco da un paio di ore,farti soprattutto piacere chi proprio non ti va giù degli amici di scuola o colleghi di papà...
Tutte queste minaccie e intimidatorie favole,si ripercuotono inevitabilmente nel momento in cui si rimane soli e ci avvolge il buio.
L'uomo nero è dunque,quello che ci fa (ci faceva-ci farà) visita di notte,nei sogni...
Su questo punto (che poi è anche il fulcro del racconto) secondo me, Rubini incespica su clichè già visti non riuscendo a tramandare tutta la magia di cui il film è comunque invaso.
La storia del quadro e l'idiozia di chi lo realizza e di chi lo giudica,si prendeno spesso tutto il palcoscenico,smorzano in qualche modo l'attenzione dello spettatore che invece dovrebbe andare più verso le visioni del ragazzo o verso scene davvero belle,come quella delle caramelle dal treno.
Circondato come sempre da un ottimo e altisonante cast,Rubini,comunque,riesce a mantenere un discreto ritmo non annoiando mai,accompagnando la storia verso un finale credibile che non disdegna quel pizzico di necessaria follia,nonostante un colpo di scena al quanto telefonato e prevedibile.
Come sempre dico in questi casi: si poteva fare di meglio ma forse è già tanto così...voto 6+
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta