Gabriele Rossetti (Fabrizio Gifuni) fa ritorno nel paesino natale della Puglia per l’estremo saluto al padre Ernesto (Sergio Rubini), capostazione con la passione per la pittura. In punto di morte, il genitore farfuglia qualcosa di incomprensibile al figlio, facendolo tornare con i ricordi a quand'era un bambino di otto anni alle prese con una travagliata vita famigliare.
Note
È cosa nota che Rubini dia il meglio di sé quando torna a misurarsi con le atmosfere della propria terra. Qui lo fa con tocco immaginifico, alla Fellini, anche se alla lunga sembra un po’ perdersi nell’approfondimento psicoanalitico. Realizza un amarcord lontano dalla magniloquenza plasticosa di Tornatore, ma più evocativo che del tutto riuscito.
Pochi registi italiani sanno ritrarre la propria terra come Sergio Rubini, il quale raffigura la Puglia com’è luminosa, calda, grande, gialla e bellissima. Rubini si ispira alle realtà della provincia del Sud che conosce bene, confezionando ritratti di personaggi ‘macchietta’ assolutamente verosimili (come la moglie del dentista, una ricca signora, piacente, arrivata dal Nord che… leggi tutto
L'Amarcord di Sergio Rubini profuma di cime di rapa.Ritorna alla Puglia natia per raccontare un po'di se stesso e un po'della sua terra come fatto già in altri film precedentemente(ad esempio La terra).Inevitabile raffrontarlo col più illustre amaracord de noantri di queste ultime stagioni cinematografiche,quel Baaria che tanto ha fatto discutere critica e pubblico.Rispetto al film… leggi tutto
Puglia, anni ‘60. Ernesto Rossetti (Sergio Rubini) di professione fa il capostazione ma la sua passione più grande è la pittura, che pratica come attività di svago, incompreso a casa dalla moglie Franca (Valeria Golino) e dal paesello intero, che vede in lui un illuso. L’unico a supportarlo in questa suo amore artistico è il figlioletto Gabriele… leggi tutto
Rubini prosegue il suo percorso confermando alcune delle caratteristiche che ne hanno fatto un autore molto interessante: ambientazione originale, bravura nello scegliere e dirigere gli attori, afflato fra il trasognato e il magico. Qui abbiamo anche una bella ricostruzione storica. Peccato che sia proprio la storia a coinvolgere meno del solito, per cui il risultato, pur non disprezzabile,…
Film che ha il classico sapore di Pellicola d'altri tempi con una Storia che fa pensare e che ha anche negli Interpreti una scelta azzeccata in quanto fanno sentire in maniera positiva la Loro presenza.Non e' una Pellicola di quelle memorabili ma una certa attenzione da tenere oltre la soglia la si puo' anche concedere visto che non e' il solito polpettone all'Italiana.voto.6.5.
Pochi registi italiani sanno ritrarre la propria terra come Sergio Rubini, il quale raffigura la Puglia com’è luminosa, calda, grande, gialla e bellissima. Rubini si ispira alle realtà della provincia del Sud che conosce bene, confezionando ritratti di personaggi ‘macchietta’ assolutamente verosimili (come la moglie del dentista, una ricca signora, piacente, arrivata dal Nord che…
Ottimo film. Rubini fa un'operazione cinematografica con forti accenti felliniani, ma con toni del tutto personali e strutturazione efficace, fin nei più piccoli dettagli e risvolti. Grande la rappresentazione del microcosmo di provincia, con il piccolo e meschino potere della pseudo-critica intellettuale, imparentata con quello politico (lo sfondo dell'insegna della D.C.). Misurata la…
L'uomo nero è da sempre nell'immaginario dell'infanzia colui che dovrebbe farti mangiare quella pappa insipida e maleodorante,mandarti a letto presto anche quando c'è un cartone alla tv,lavarti per l'ennesima volta nonostante tu non tocca un pallone o qualsiasi cosa di sporco da un paio di ore,farti soprattutto piacere chi proprio non ti va giù degli amici di scuola o…
nella maniera più classica ci ritroviamo catapultati nel passato e nei ricordi di gabriele. il padre morente e lui di ritorno nella terra natia si fa avvolgere dalla nebbia avvolgente della memoria che ripesca dal passato. suo padre era una persona che faceva fatica a stare negli angusti panni del capostazione. le sue velleità artistiche lo spinsero a dar peso alle idee…
VOTO : 7+.
Continua il percorso registico di Sergio Rubini che, con questo film, ripropone la sua splendida terra, la Puglia, che va a braccetto con la sua passione per l’arte.
Ed in questo nuovo passaggio di maturazione vi aggiunge anche squarci di fantasia poetica, vista con gli occhi genuini da bambino.
La storia inquadra la vita di provincia pugliese del lontano 1967 che…
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Commenti (3) vedi tutti
Pellicola con contaminazioni retro' !
leggi la recensione completa di chribio1A me è piaciuto. Rubini mi piace sempre, ho apprezzato anche Valeria Golino e il povero bambino.
commento di ALCHEMILLAcaldo,concreto,rurale,ottimamente interpretato.
commento di antimes