Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Spaghetti western sfornato in un periodo in cui il genere era ormai già decaduto, cioè nel 1977, e che ebbe anche per questa ragione uno scarso successo. Il soggetto e la sceneggiatura (voto: 6) non propongono colpi di genio ed essenzialmente ci troviamo nella classica storia con il pistolero solitario che cerca di vendicare suo padre fatto uccidere da un riccone che non guarda in faccia nessuno pur di fare quattrini. Presenti alcuni ribaltamenti di situazione che però non cambiano la sostanza. Particolarissima, invece, la fotografia (voto: 8.5) che ricorda più un horror (per l’atmosfera che si viene a creare) che un western con protagonisti spesso seminascosti in una fredda e fitta nebbia (spassoso al riguardo il finale). Ottime anche le scenografie (voto: 8) e la colonna sonora dei fratelli De Angelis, alias Oliver Onions (voto: 7.5). Ispiratissimo alla regia Sergio Martino (voto: 8.5) che unitamente alle curatissime scenografie e alla fredda fotografia fa fare un bel salto di qualità alla pellicola sfruttando al meglio le sue capacità nel dirigere film di azione. Più che sufficienti le interpretazioni con un Massimo Merli che non sfigura nei panni del pistolero dal volto inespressivo, il migliore comunque è l’attore che interpreta Voller (uno dei cattivi di turno). Nel complesso un’opera sicuramente da rivalutare che si rivela tra le migliori del genere. Voto: 7.5+
Ampiamente sufficiente.
Spassosissima come il Sergio Martino in forma sapeva fare.
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