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Mannaja

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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daniele64

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La recensione su Mannaja

di daniele64
5 stelle

L' utimo Spaghetti Western ...

Un pistolero , abilissimo anche con la scure , torna dopo tanti anni al paesello per vendicare il padre morto a causa di un avido e tirannico imprenditore minerario . Si scatenerà un tripudio di violenza ... Come si vede , la trama è trita e ritrita , del resto questo si può forse considerare l' ultimo Spaghetti Western ufficiale e , certo , dopo tanti anni di sfruttamento del filone , le novità scarseggiavano . Sergio Martino non era uno dei tanti scalzacani della regia attivi nel genere , ma pure lui non può fare miracoli di originalità . Prova a puntare tutto sulla violenza , che in un paio di momenti è parecchio esplicita e pesante ( tanto che la pellicola sarà vietata ai minori di 18 anni ! ) . Poi fa esordire nel genere Maurizio Merli , divo dei polizieschi all' italiana , ed infine ricorre alla colonna sonora dei fratelli De Angelis , allora all' apice della popolarità . 

 

Peter's Retro Reviews: Mannaja aka A Man Called Blade (1977)

 

Il risultato non è esaltante , pare quasi una derivazione , ancora più truculenta , di " Keoma " . Però Martino si conferma buon regista , che sfrutta bene le locations desolate , fangose e nebbiose sparse tra Cinecittà e l' Abruzzo , con inquadrature eleganti tipiche del suo stile registico . Per esempio il bel montaggio alternato tra i lascivi balletti del saloon e l' efferata strage della diligenza . Merli magari non si addice troppo al Western , però il resto del cast è ottimo , con il funereo e spietato John Steiner ( magro , con il mantello nero e sempre accompagnato da due cagnacci feroci ) , che sembra quasi un personaggio da film horror , con l' efficace Philippe Leroy , che sopperisce con la mimica alla paralisi fisica del suo personaggio , e con il trucido Donald O' Brien , protagonista dell' ottima scena iniziale ( forse la migliore ) . La presenza femminile è garantita da due bellezze straniere : la dolce francese Martine Brochard e la perfida austriaca Sonja Jeannine , entrambe più apprezzate per le loro interpretazioni sexy . Insomma , si tratta di un film che punta su atmosfere crepuscolari permeate di cupa violenza , non riuscitissimo , ma che merita un 5,5 .

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