Regia di Renato De Maria vedi scheda film
"La prima linea" diretto nel 2009 da Renato De Maria,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta di Sergio detto Segio, il "comandante Sirio"
delle Brigate Rosse,fidanzato con Susanna Ronconi, ed
entrambi fanno parte di "Prima Linea", banda armata che
operò in Italia negli anni di piombo.
Il tutto ripercorre le vicende dei due amanti, battezzati
come i "fidanzati del terrorismo", accusati di ventuno
omicidi negli anni '80 e uniti nella ribellione contro il sistema.
Il Film è una produzione Italo-Franco-anglo-belga
è rappresenta la trasposizione Cinematografica del
romanzo, liberamente ispirato, "Miccia corta" di Sergio Segio,
ma anche il 4° Lungometraggio di Renato De Maria,
che per questo vuole raccontare gli anni di piombo,
e l'atmosfera di terrore che si viveva in quegli anni.
Il tutto comincia dall'arresto di Segio, e del suo interrogatorio
alla polizia, e la voce narrante praticamente ci accompagna
il Film e tutti i fatti successi, da quando crearono "Prima linea",
banda armata terroristica negli anni di piombo, e narra l'incontro
con la napoletana Susanna, e la storia va dal 1975 al 1982,
dove lui organizza la fuga proprio di lei, detenuta a Rovigo.
Quando ti metti alla visione, bisogna dire, che il regista
realizza il Film impostandolo in maniera di quei prodotti
che raccontavo gli anni di piombo negli anni '80,
e allora punta sul realismo della vicenda, per questo
si utilizzano molto i rumori di fondo, di primi piani
e praticamente sussurrato, e ci fa capire com'erano
organizzate le bande armate in quei terribili anni,
e anche l'atmosfera.
Il regista imposta sulla voce narrante, e i vari flashback
che ci narrano quello che è successo in precedenza,
e va anche pesante nelle scene degli omicidi,
ma piano piano questa guerra sembra perdere
senso verso il protagonista.
Ma si aiuta per farci entrare nel periodo di filmati
d'epoca, come le stragi di Bologna e di Brescia,
il funerale di Guido Rossa e il sequestro Moro,
apice della lotta armata verso lo stato.
Comunque sono molto in parte Riccardo Scamarcio
nel ruolo di Sergio Segio, ma soprattutto
Giovanna Mezzogiorno, in quello di Susanna Ronconi,
che si prendono sulle spalle tutto il complesso
e lo portano fino al termine.
Nel Cast figurano anche:
Fabrizio Rongione-Duccio Camerini-
Lino Guanciale (diventato famoso per la Fiction:"L'Allieva"-
Dario Aita-Michele Alhaique-Jacopo Maria Bicocchi-
Piero Cardano-Claudia Coli e Francesca Cuttica.
Nel reparto tecnico segnalerei la cupa Fotografia,
stile anni '70, di Gianfilippo Corticelli, l'interessante
montaggio di Marco Spoletini, le tese musiche
di Max Richter, le scenografie di Alessandra Mura e Igor Gabriel
e i costumi di Nicoletta Taranta, che rendono una buona
messa in scena e ricostruzione del periodo.
In conclusione un Film medio,
che ci racconta gli anni di piombo nelle azioni
dell'organizzazione armata "Prima linea", in modo
realistico e tenendo l'impostazione dei prodotti
del genere, ma anche la potenza delle scene degli
omicidi, dove Scamarcio e la Mezzogiorno, in stato
di grazia, che alzano l'asticella di tutto il complesso,
ma alla fine l'obbiettivo è rappresentare uno spaccato
drammatico d'epoca.
Il mio voto: 6.
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