Regia di Renato De Maria vedi scheda film
In occasione dell’arresto di Cesare Battisti i programmi (di informazione e non) delle reti televisive italiane hanno riversato sui telespettatori una valanga di retorica se non alcune falsità e – inevitabili, ormai – rivendicazioni politiche fuori luogo e avvilenti. Ringrazio Andrea Purgatori per aver colto l’occasione e aver proposto su La 7 due film che il terrorismo raccontano. Il primo è “La prima linea”. Un film che prende le mosse da un libro autobiografico e vi sono quindi alcuni elementi di verità. Se non altro, racconta un punto di vista. Tuttavia non convince. E’ vero che si svolge durante gli oscuri anni di piombo, ma è solo “scuro”. L’espressione buia di Scamarcio non cambia per tutta la durata del film, le condizioni metereologiche, persino a primavera, sono grigie, tutti sono sempre tristi. I ragazzi che fecero quelle scellerate scelte vivevano le loro azioni come “resistenti”, spesso esaltati dall’essere avanguardia e persino eroi, raramente attraversati da ripensamenti e dubbi che giungeranno dopo, quando la gran parte, durante la detenzione, fece la scelta di “disssociarsi” dalle loro azioni e riconoscere i propri errori. Si possono avere diverse letture di quegli anni e questo è un film non una pagina di storia: come film ha molti difetti, primo tra tutti di voler documentare una stagione difficile ma non buia.
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