Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Padre Carlo Mascolo è un missionario che rientra dall’Africa perché in crisi spirituale, gli viene consigliato di prendersi un periodo di riflessione. Rientra in famiglia e trova il padre che porta il parrucchino e si è sposato la ex badante moldava. Il fratello Luigi è un broker cocainomane, la sorella Beatrice si è divorziata e vive con la figlia adolescente. Entrambi coinvolgono Carlo nel riappropriarsi dell’eredità, ma la moldava Olga muore ed ecco spuntare Lara, la figlia di lei avuta da una vecchia relazione. Quest’ultima inizialmente sconvolge la vita di Carlo e i piani di Luigi e Beatrice, poi prende in mano la situazione obbliga i tre fratelli Mascolo a non fare più la guerra contro di lei e a schierarsi dalla sua parte. Sì perché Lara ha un figlio di cinque anni e per l’affidamento ha bisogno dell’armonia familiare… IO, LORO E LARA sembra un LA MESSA E’ FINITA in chiave comica, Carlo Verdone ritrae una serie di personaggi dei nostri tempi in crisi di valori, di identità e di morale, se non in totale assenza. Non salva nessuno. I toni però passano ben presto dalla commedia seria alla farsa moralista e consolatoria in cui alla fine il regista romano assolve tutti e si autoassolve. Il difetto del film sta proprio nel privilegiare troppo battute e gag di facile presa (peraltro numerose e riuscite) invece che approfondire e sviluppare meglio caratteri e tematiche varie. Un “castigat ridendo mores” più vicino alla superficialità congenita di Veronesi che al Verdone maturo degli anni Novanta per intenderci. Buone comunque le interpretazioni degli inediti (nel cinema verdoniano) Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Laura Chiatti e Sergio Fiorentini.
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