Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Film terribile. Devo essere sincero: questo è il primo film di Pieraccioni che vedo. Ho sentito varie voci sul fatto che le sue sceneggiature e i suoi film siano ripetute/i oramai dai anni, ma per una volta voleva levarmi dai piedi questi pregiudizi; anche se son caduto in quest'ultimi. Questo "Io & Marilyn", come credo gli altri film di Pieraccioni, tenta di rappresentare il film alternativo durante il periodo natalizio, dove vi sono appunto i cinepanettoni. La comicità non è simile a quest'ultimi, ma quasi quasi ci avvicina: non ci sono battute volgarissime, ma è tutto così lento, falsamente drammatico e senza un senso di humour. E il genere del film è comico/grottesco, ed io adoro i film di questo genere, ma "E' UNA TRAPPOLA" perché il film ti inganna sin dal primo momento. Dieci minuti dall'inizio del film e sembra che passino due ore, e il film ne dura un'ora e mezza.
Il film narra di Gualtiero Marchesi (Leonardo Pieraccioni), è un uomo divorziato che lavora al circo, assieme al suo amico Pasquale (Biagio Izzo). Izzo è un attore che disprezzo, perché in ogni film interpreta il solito napoletano stereotipato, amante del calcio e della propria città. Inoltre, qui sua moglie Ramona (che a quanto ho capito è una sua ex-fidanzata, se non sbaglio) è interpretata da Barbara Tabita (che ritengo un'ottima attrice). Questa "coppia" l'ho già vista in "Natale Al Sud": ciò sta a dire che è da anni che provano a convincerci che la coppia "Izzo-Tabita" sia una bella coppia. Ma no! Ma mai! Comunque sia, un giorno, assieme al suo amico Petronio (Luca Laurenti), suo fratello Massimo (Massimo Ceccherini) e la vedova Jolanda (Gianna Giacchetti), Gualtiero decide di fare una seduta spiritica per evocare, appunto, uno spirito. COSA CHE TUTTI FAREBBERO, VERO? E decide di evocare la donna più bella del mondo, Marilyn Monroe (a parer mio, le donne più belle del mondo sono Emma Stone ed Helen Kane, ma vabbè).
Nel primo momento, Gualtiero non ci credo ma neanche cinque minuti dopo e spunta una donna dai capelli biondi e abito bianco: Marilyn (Suzie Kennedy). Questa attrice è molto molto simile alla Monroe, ma il doppiaggio non si può sentire, almeno secondo me. In seguito, Gualtiero chiama la polizia e il maresciallo è interpretato da Francesco Pannofino.. GRRRRRRRR! PERCHE'?!?!?! Francesco Pannofino è uno dei migliori attori e doppiatori italiani, al momento, nella scena della cinematografia italiana, e dopo il successo della serie televisiva "Boris", che sfotteva la realizzazione delle telenovela made in Italy, la sua carriera è un po' decaduta, anche se rimane comunque un attore/doppiatore con le palle quadrate. Per fortuna, in questa pellicola è l'unico che riesce a non umiliarsi troppo, anche perché il suo ruolo è autoritario. Grazie, Jesus! Gualtiero è l'unico che può vedere Marilyn e le continue stupide gag che fa, non solo sono ripetitive ma di un'ignoranza incredibile. Decide di iscriversi quindi in un gruppo, dove degli sconosciuti si incontrano per conoscere i propri problemi, e in mezzo vi è Arnolfo (Rocco Papaleo), il quale crede a qualsiasi cosa detta da Gualtiero, tanto da seguirlo. Rocco Papaleo, in questo film interpreta un personaggio bizzarro e no-sense. Dovrebbe impersonare uno stalker che vorrebbe curarsi (visto che è in mezzo al gruppo), ma le sue gag sono PESSIME! Dopo Gualtiero, il suo personaggio è il peggior di tutto il film! E' irritante e non riesce a prendersi sul serio neanche quando deve sfottere qualcosa o qualcuno (fa qualche battuta su Adolf Hitler, così a caso).
Scopriamo che Gualtiero è innamorato di Ramona e Marilyn lo incoraggia a provarci. E ora qua mi vien da chiedermi: perché? Perché non incentrare la storia su Gualtiero e Ramona? Perché non farmi magari una commedia drammatica (ora sto per bestemmiare) stile "Io e Annie" di Woody Allen? Il cinema grottesco incentrato in questa commedia non mi trasmette niente perché il ritmo del film non esiste. Soltanto alcune scene con Pannofino si salvano, ma per il resto il film non mi lascia niente. E' come se Monroe rappresentasse una speranza per quegli uomini divorziati, ma tramite una commedia grottesca riesci soltanto a trasmettermi la realtà inversa delle cose, visto che "vedere i fantasmi", almeno secondo me, è roba da matti. Poi, per chi ci crede fatti suoi, ma è del tutto ridicolo. Il film continua con scene senza senso, incentrate su balli di coppia con tutto il cast. Volevo accennare riguardo il cast: ci sono tantissimi attori, sia bravi che non. PERCHE', allora NON RIESCI A FARE UN FILM perlomeno DISCRETO PER DISTRUGGERE I PREGIUDIZI DELLA GENTE? Cioè.. per caratterizzare la Kennedy nel film, Pieraccioni ha dovuto metterci all'interno delle morali che non c'entravano col contesto. Poteva realizzare un film più intelligente, e invece ha dovuto caratterizzare il co-protagonista come "una spalla su cui piangere", "un amico su cui contare", una sorta di scudo per andare avanti con una relazione, che si potrebbe realizzare in un'altra dimensione.
Gultiero riesce ad invitare Ramona a cena, e proprio quella sera si presenta Pasquale, il quale gli spiega come mai entrambi non si capiscono (boh?). Dopo una marea di minuti, si presenta Ramona. Poco prima, gli si presenta in mezzo un cameriere che da a Pasquale un anello. Ramona dà la triste notizia che si dovrà sposare con Pasquale, per far felice la figlia, ed egli è costretto ad andarci. Della serie "Come distruggere emotivamente un uomo in due secondi" e "Come annoiare una persona che guarda una scena che poteva durare due minuti, ma che ne dura più di dieci." Non so dove voglia andare a parare Pieraccioni, ma secondo voi come finirà il film in meno di venti minuti da questo punto? Mi sembra un po' difficile aggiustare tutto in venti minuti. Poco dopo essere uscito dal ristorante, Marilyn scompare dopo avergli fatto vedere delle persone che sorrideva insieme. Non ho capito MAI nella vita il senso della scena: forse era per rincuorare Gultiero, o forse era solo a caso.
E vediamo Gultiero deprimersi persino in discoteca, dove incontra per l'ultimo volta il commissario, il quale dice di essere lì perché non è in servizio. Va bene.. Poco dopo si presenta Massimo, il quale consiglia a Gultiero di non partecipare al matrimonio, ma proprio una scena dopo vediamo quest'ultimo presentarci al circo di Pasquale, dove appunto si tiene il matrimonio. Finalmente son riuscito a capire che la figlia di Gultiero, (sì, perché ha avuto una figlia con Ramona), Martina (Marta Gastini), è felice per la sua presenza. In seguito, Gultiero si ritrova a parlare con Martina, la quale lo incoraggia a sorridere di più, ma lui è indignato per il fatto che Ramona si sia sposata con uno come Pasquale, nonostante gli anni di convivenza con Gultiero. Ma quest'ultimo le rassicura di rimanere sereno per tutta la serata: si improvvisa parlando in napoletano stretto e fa felice la figlia, davanti a tutti. Gultiero sfida Pasquale in una sua gara di coltelli, lanciando quest'ultimi verso Gultiero. Risultato? Gultiero si lesiona (ha delle ferite alle gambe ed è costretto a camminare con le stampelle), e infine dialoga con Arnolfo e poco dopo (per finta) con Marilyn.
Con una regia improponibile, simile a quella televisiva, con dei primi piani imbarazzanti, con una sceneggiatura ripetuta da anni, con degli attori bravini ma sfruttati male, concludo la recensione di "Io & Marilyn". Un film che aveva dei buoni propositi, ma che non è assolutamente del mio genere.
4.
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