Regia di William Lustig vedi scheda film
In una metropoli statunitense piagata da episodi di violenza e corruzione, l'integrità del valido e corpulento agente Matt Cordell infastidisce i vertici corrotti della polizia che incastrano il poliziotto e lo incarcerano assieme ai delinquenti che egli stesso ha fatto arrestare.
Costoro gli tendono un agguato con l'intento di ucciderlo.
Ma quel colosso di agente, creduto morto, sopravvive e si trasforma in una sorta di zombie mostruoso e deformato che si muove come un folle vendicatore per farsi giustizia dei torri subiti.
Sulle tracce del rancoroso personaggio, una coppia di volenterosi e coraggiosi poliziotti si mette alla ricerca del folle giustiziere, mentre la violenza dilaga in città ed i cittadini non sanno se temere maggiormente le azioni dei malviventi o quelle del poliziotto sadico inarrestabile.
B-movie per eccellenza che rifiuta con convinzione ogni approfondimento psicologico o sfumatura caratteriale, Maniac Cop, prodotto da Larry Cohen, segna il ritorno in regia del noto regista di Maniac, William Lusting.
Il suo film, destinato a tramutarsi in una gloriosa trilogia trash diventata di culto, viene snobbato inizialmente nelle sale, ma ottiene un grande successo nel mercato dell'home video.
La confezione, efficace e scientemente senza pretese, si impegna a dar vita ad un thriller truculento ed esagerato, forte di effetti gore divertenti e di momenti action molto ben costruiti. I personaggi che muovono la vicenda sono schematici e tagliati con l'accetta, ma funzionano soprattutto grazie ai volti interessanti individuati e scelti per interpretarli.
Tra costoro è impossibile non menzionare Bruce Campbell, attoraccio amato da Raimi e sempre in grado di dare vita a personaggi cult indimenticabili, nonostante la limitatezza delle proprie doti recitative.
A lui si affianca il glorioso Tom Atkins, poliziotto per eccellenza ed attore prediletto da Carpenter e Romero.
Il corpetto poliziotto "non-morto" è reso con macchinosa ma ineccepibile efficacia dal colosso Robert Z'dar, che diverrà attore di riferimento per thriller e horror a basso costo, ed efficacissimo ad interpretare ruoli di mostri o di folli disadattati.
Il successo di un film concepito e girato a bassissimo budget rese possibile procedere con due sequel che ne proseguono la sanguinolenta vicenda, ed attraverso cui, nel secondo episodio, il protagonista Bruce Campbell cede la staffetta al più ombroso e duro Robert Davi.
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