Regia di Luciano Melchionna vedi scheda film
Luciano Melchionna, se fosse nato altrove, sarebbe già un genio riconosciuto: ha potenza visiva, coraggio, poca pietà ma anche un certo affetto per i suoi personaggi e crede nell'universo poetico ( avete letto bene: poetico ) che va creando ad ogni inquadratura. Gioca bene con la musica, con i rumori in generale, destruttura il teatro e lo porta al Colosseo e in certi interni claustrofobici, trova un finale che dona una compattezza narrativa di cui fino a quel momento non sembra curarsi più di tanto. Ma verrebbe da dire che la sua forza è la frammentarietà ( ricordate gli esordi di Nanni Moretti? ). E gli attori: mai così in parte Angiolini e Ramazzotti, mai così incantevole Sandrelli. E un applauso, non tiepido, a tutti i comprimari, compreso il dolente protagonista Lorenzo Balducci. Il film più originale dell'anno.
Splendida.
Velvet sempre più grandi.
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