Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Posto che la trama di questo film è la fotocopia di altri
1.000 usciti in precedenza e quindi il tutto è prevedibile
e scontato, non si può negare che l'allegria trasmessa
dal suo protagonistaè contagiosa.
Checco Zalone è meravigliosamente mediocre e questo
non lo dico io, lo dice il film ma è simpatico, diverte con
i suoi giochi di parole prodotti da un mix di dislessia e finta
ignoranza, riesce a farsi sopportare dai suoi spettatori per
un'ora e mezzo senza essere troppo volgare e senza darsi
arie da fenomeno della commedia all'italiana dell'anno di
grazia 2010, il resto del cast è assolutamente irrilevante
l'unica che riesce a ritagliarsi un pò di attenzione è la
Michelini che per rimanere nel frame è costretta a recitare
perennemente sopra un paio di zeppe di sughero alte 15 cm
visto che il suo spasimante è bello alto mentre lei è il formato
mignon di Elisabetta Canaklis.
Zalone è anche un musicista surreale che ha scritto la
celeberrima ode "I Juventini", ma non esageriamo non è
la reincaenazione di Toto' ma neanche un clone
dell'improponbile Albanese.
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