Regia di Gennaro Nunziante vedi scheda film
Film come questo devono fare paura, altrochè. Perchè è tutto assolutamente vero: questa storiella in apparenza grottesca è pura realtà dell'Italia del 2009, un atto di denuncia disperata (ma probabilmente non del tutto involontaria) di una nazione alla deriva culturale, abbandonata agli interessi della tv commerciale ed incapace di produrre qualcosa di originale e fuori dalla mediocrità (e questo film ne è appunto coinvolto in prima persona, fagocitandosi da sè in una sorta di spirale autodistruttiva). Che al pubblico di Zalone faccia sbellicare la battutona costituita dalla rima 'Io canto/Coccianto', non deve far preoccupare più di tanto: almeno, se si considera che un film dei Vanzina avrebbe richiesto, oltre alla sgrammaticatura, almeno una parolaccia d'ordinanza. In definitiva Cado dalle nubi è un film bruttarello e completamente già visto (ma fatto meglio), che vive solamente del suo protagonista, un comico televisivo di terz'ordine che con ogni probabilità fra una decade nessuno ricorderà, e che indecorosamente sparge il seme dell'analfabetismo in un Paese già devastato da tv spazzatura, crisi della stampa e dell'editoria, un disinteresse verso la cultura dichiaratamente politico. Un lavoro che deve preoccupare lo spettatore sano di mente.
Il barese Checco, stolido semianalfabeta, viene mollato dalla ragazza; fugge così al nord in cerca di successo come cantante, ma i suoi pezzi sgrammaticati che parlano di sesso non interessano a nessuno (se non per farne ludibrio). Fino a che, almeno, gli arriva l'occasione d'oro di un provino televisivo, e siccome la tv ha bisogno di personaggi 'mediocri', ecco come Checco diventa ricco e famoso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta