Regia di David Lean vedi scheda film
La vicenda melodrammatica è già nel titolo: una relazione clandestina fra una ragazza della buona società vittoriana e un nobiluccio spiantato ma ambizioso, relazione cominciata non si sa come e quando, favorita dal trasferimento della famiglia di lei in una casa nuova (una casa dalla configurazione stranissima, con una camera da letto nello scantinato), infine troncata per l’invadenza di lui, rivelatosi un cacciatore di dote; segue un’appendice gialla, con una lunga sequenza in tribunale. I personaggi sono costruiti in modo da non assecondare le attese dello spettatore: l’amante segreto è un bellimbusto senz’arte né parte, mentre invece si simpatizza per il corteggiatore ufficiale, devoto e paziente. La protagonista (Ann Todd, con quel viso, sembrava fatta apposta per ruoli in costume), presa tra due fuochi, è volutamente sfuocata: una romantica sognatrice? una bambina mai cresciuta? una fredda calcolatrice? Opportunamente, neanche il finale scioglie l’ambiguità.
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