Regia di Vera Chytilova vedi scheda film
due ragazze libere da qualsiasi vincolo societario, se non quello prettamente alimentare che le obbliga a "prostituirsi" per procacciarsene, decidono di essere marce, assecondando lo stato del mondo che le circonda. il film è dedicato a tutti coloro che si scandalizzano di come va il mondo, solo quando ad esserne coinvolto è la porzione che li coinvolge direttamente. un film fortemente legato ai tempi che l'ha visto nascere per lo sperimentalismo visivo che lo domina, ma che potrebbe benissimo essere accostato ad ogni era per il messaggio politico che lo ispira. le due ragazze violentemente legate al mondo che le ha partorite, rimangono di sasso quando visitando i sobborghi, si accorgono di non essere minimamente notate dalle persone che si recano al lavoro passando loro accanto, come neanche ci fossero. prodotti cittadini di consumo, hanno bisogno del progresso per esserne al passo e contemporaneamente distruggerlo. nella scena del banchetto finale quando si autoinvitano ad un fastoso banchetto e lo sperperano utilizzando il cibo per fare una giocosa e bambinesca lotta con esso, poi beffano tutti e tutto sistemando il subbuglio come solo sanno fare, e cioè con una presa in giro. puliscono la tovaglia con la scopa di saggina, ricostituiscono la tavola con piatti e bicchieri rotti e riforniscono le portate con il cibo pasticciato e raccolto da terra. questo per loro è "risolvere le cose". depredano, ingurgitando a più non posso, pasticciano distruggendo tutto quello che riescono e poi se ne vanno lasciando i cocci. un film un pò ostico all'inizio, ma una volta che si inizia ad assimilarlo non è male.
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