Regia di Lasse Hallström vedi scheda film
Bello e commovente
Hacchiko fu un cane di razza Akita,trovatello randagio di pochi mesi,fu incontrato per caso dal Professore Ueno,pendolare che faceva la spola tra Shibuya e Tokio nel Giappone del 1923.Venne da lui adottato e cresciuto, ma quando improvvisamente e drammaticamente, questi venne a mancare , il cane continuò a recarsi comunque ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo,come faceva abitualmente,ovviamente invano, alla stazione ferroviaria, dove l'uomo prendeva abitualmente il treno per recarsi al lavoro.La vicenda decisamente insolita, ebbe una straordinaria eco nell'opinione pubblica dell'epoca e Hachiko divenne un simbolo di fedeltà e lealtà.La storia commovente divenne lo spunto per un libro, poi per un film ,"Hachiko Monogatari"e infine per questo remake in salsa americana con il protagonista "umano" nella persona di Richard Gere.
Leggo pareri contrastanti sull'opera.Centrale al racconto è il rapporto speciale tra il padrone e il cane,si scroprono e si esplorano reciprocamente, fino a rispettarsi e amarsi.La sceneggiatura è essenziale, ma ben calibrata per questo tipo di storia.Il tono melodrammatico è inevitabile.
Non è un capolavoro, ma risponde egregiamente alle esigenze di chi sa cosa aspettarsi da un lavoro del genere e ne sa apprezzare e gustare i pregi.
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